martedì 23 maggio 2017

Zucco di Desio (1655 m.) e Monte Due Mani (1666 m.) dalla località Casere - Valsassina - Lombardia

Incombente su Ballabio al pari della Grignetta e posto al termine della lunga catena che separa la Valsassina dalla Val Taleggio, il Monte Due Mani, a differenza dell'attiguo Zucco di Desio, rappresenta in perfetta sintesi le più blasonate montagne che lo accerchiano. Moltissime sono infatti le similitudini con le illustri montagne lecchesi, dai numerosi pinnacoli calcarei che riconducono alla Grigna Meridionale, alle profonde incisioni della cresta meridionale, inevitabile richiamano ai ripidi canaloni del limitrofo Resegone. Il toponimo Monte Due Mani non lascia infatti alcun dubbio sul "carattere" di questa piccola montagna: la forma piuttosto tozza ma alquanto impervia, i ripidi prati sommitali da cui si elevano dieci piccoli ma identificabili torrioni, riconducono l'immaginario comune ad un paio di mani aperte con il palmo rivolto verso l'alto. E dopo il devastante incendio del 7 Gennaio 2017, nel quale sono arsi circa 200 ettari di terreno boschivo, era molta la mia curiosità nel valutare eventuali danni su questa piccola montagna. Per buona sorte, le cicatrici inflitte dalla negligenza di qualche stupido individuo sono meno evidenti di quanto credessi, e la natura va già riappropriandosi degli spazi a lei sottratti. Passeggiata del 21 Maggio 2017 in compagnia di Enrico, Enzo, Marco e Sebastiano, foto con Canon 6d...

Eventualmente, per avere un quadro più completo dell'area, consiglio di visionare il post sotto linkato che riguarda la salita al Monte Due Mani dai pressi della Forcella di Olino

https://manuelpermonti.blogspot.it/2015/05/lombardia-lecco-monte-due-mani-dalla.html

Note tecniche :

Difficoltà : E

Dislivello : 860 metri

Sviluppo : 12,20 Km

Interesse : alpestre, paesaggistico, botanico

Da Lecco seguire per la Valsassina, fino a raggiungere il passo automobilistico del Colle di Balisio, dal quale, svoltando a destra, ci si indirizza verso gli abitati di Barzio e Moggio. Dopo alcuni tornanti si entra nel paese Casere (frazione di Cremeno) e si prosegue a monte fino al termine della strada (Via Molinetto), posto in corrispondenza della "Casa degli Artigianelli" (Centro di Accoglienza per immigrati). Posteggiata l'automobile negli ampi spazi a disposizione, bisogna ora incamminarsi lungo la sterrata che costeggia la sinistra orografica del torrente. Quando questa lo attraversa, la si abbandona in favore di un sentiero che prosegue diritto e, dopo alcuni minuti, presenta un bivio segnalato con palina. Mantenendosi sulla destra (entrambi i segnavia riportano il Monte Due Mani), ci si inoltra nel bosco fino a raggiungere rapidamente la Cascina Foppa. Tralasciando nuovamente una strada sterrata che prosegue in direzione Sudovest (vedasi fotografia), si prosegue su di un sentiero che, attraverso un ripido bosco (è di facile individuazione perché ha sviluppo laddove si trova una Fiat Panda abbandonata), ci conduce ad un'ampia e panoramica radura nota come Alpe Foppa. In direzione Settentrionale sorgono alcune baite diroccate, mentre sul lato opposto, un edificio ben tenuto (alpeggio) andrà raggiunto perdendo alcuni metri di quota. Nuovamente per evidente sentiero (alcuni bolli blu sugli alberi), si sale nella vegetazione con maggior pendenza fino a portarsi  sulla dorsale Nord dello Zucco di Desio, percorsa la quale si toccano i 1655 metri di vetta. Con cautela si percorre infine la cresta che unisce le due mete odierne, transitando dalla Bocchetta di Bertena e portandosi senza possibilità di errore sulla vetta del Monte Due Mani. Mantenendosi ancora sulla linea spartiacque, si perdono alcuni metri in direzione meridionale, portandosi alla Sella del Cornalone (ampia depressione caratterizzata da splendide fioriture di Anemoni e Primule) da cui, per ripido sentiero, ci si abbassa alla Bocchetta di Desio. Quest'ampio avvallamento, caratterizzato dalla presenza di alcune baite diroccate, rappresenta un'importante crocevia di sentieri per chi proviene dalle svariate località di partenza (Morterone, Forcella di Olino e via dicendo). Per chiudere quest'agevole itinerario ad anello, altro non resta che imboccare il sentiero in direzione Nordorientale (segnavia 11 per Maggio), tramite il quale si rientra alla Casa degli Artigianelli in circa un'ora e mezza di agevole cammino.



Traccia gps


La radura della Cascina Foppa. Non bisogna seguire la strada sterrata ma imboccare un sentiero che, sulla destra, si sviluppa in direzione opposta (abbiate la Fiat Panda abbandonata come riferimento)


Alpe Foppa (svoltando a sinistra, ci si dirige verso una bella abitazione laddove si intercetta il sentiero che prosegue verso la dorsale Nord dello Zucco di Desio)


Le baite diroccate poste sul lato Settentrionale dell'Alpe Foppa


Verso la dorsale Settentrionale dello Zucco di Desio (segnavia blu a vernice sugli alberi)


L'elegante sviluppo della cresta Sinigaglia alla Grigna Meridionale


Panorama su Lecco ed i laghi Brianzoli dalla vetta dello Zucco di Desio. Sulla destra dell'immagine, la parete meridionale della Corna di Medale.


Il bivacco Locatelli-Scaioli-Milani come appare dalla vetta dello Zucco di Desio


Monte Rosa


Grigna Settentrionale


Da sinistra, Cima di Piazzo, Sodadura, Aralalta e Baciamorti come appaiono dalla vetta dello Zucco di Desio


Verso la cresta Settentrionale del Monte Due Mani


Sguardo verso lo Zucco di Desio dalla cresta che lo unisce al Monte Due Mani


La panoramica cresta Nord del Monte Due Mani 


Scorcio verso lo Zuccone dei Campelli


Escursionisti sulla vetta del Monte Due Mani (in realtà la croce ed il bivacco Locatelli-Scaioli-Milani sono posti dieci metri più in basso rispetto la quota 1666 metri)


Anemone alpino (Pulsatilla alpina)


Dalla vetta del Monte Due Mani è evidente il sentiero che utilizzeremo per il rientro al punto di partenza. Trattasi del sentiero "basso" che va indirizzandosi verso l'abitazione posta sulla sinistra della fotografia e dalla quale ha sviluppo una sterrata che conduce senza possibilità di errore alla Casa degli Artigianelli


In discesa dalla Sella del Cornalone alla Bocchetta di Desio


Pizzo Arera


Scorcio panoramico dai pressi della Bocchetta di Desio


Grandangolo sul Monte Due Mani. Sulla sinistra si distinguono le baite  della Bocchetta di Desio, laddove ha inizio il sentiero per la frazione Casere (seguire per Maggio, segnavia 11)