venerdì 9 giugno 2017

Monte Alben (2019 m.) e Cima la Croce (1958 m.) dal Canalone Nord - Val Brembana - Lombardia

Situato nel sottogruppo della M.a.g.a, lungo il crinale che separa la Val Brembana dalla Valle Seriana, il Monte Alben si presenta agli occhi dell'osservatore come una grande scogliera dolomitica, incomparabile quanto a severità nell'intero contesto delle Prealpi Bergamasche. La sua caratteristica forma a ferro di cavallo si erge severa e maestosa sulle vaste praterie che la fasciano ad Occidente, ma è nell'opposto versante Orientale che questa montagna mostra tutta la sua inospitalità, offrendo numerose vie di carattere alpinistico grazie alla consistente presenza di canali, torrioni, ripide pareti e guglie calcaree. Via Clipper alla Cima della Croce, la Bonatti al Torrione di Brassamonti, il Canale Ilaria, la ferrata Pierangelo Maurizio e Hotel California sulla Nord della Croce sono solo alcuni dei molteplici esempi che rimarcano la severità del versante Est/Nordest di questo massiccio montuoso che, senza azzardo alcuno, può ricordare vagamente lo scosceso pendio Occidentale del Resegone di Lecco. Ed è paradossalmente tra queste rocce e dirupi che il Monte Alben ha anche modo di offrire all'escursionista il suo lato più benevolo ed attraente, grazie a molteplici fioriture che culminano nella Primula Albenensis (il cui rinvenimento risale circa agli anni '80), raro ed affascinante endemismo che fiorisce tra Aprile e Giugno. Protetta in senso assoluto, è questa una fioritura con aerale estremamente ristretto il cui habitat naturale sono nicchie, forre e rupi di roccia calcareo-dolomitica. La si trova con discreta facilità in posizioni generalmente rivolte a Nord, dunque umide ed ombreggiate. L'escursione odierna, riservata ad escursionisti esperti, permette di toccare due delle tre elevazioni di questo massiccio montuoso, e risulta essere di grande respiro grazie alla costante esposizione dell'itinerario. Escursione del 2 Giugno 2017 in compagnia di Sebastiano, foto con Canon 6d...

Eventualmente, per avere un quadro più completo del massiccio dell'Alben, consiglio di visionare i post sotto linkati che riguardano altre possibilità di salita alle tre differenti vette.


https://manuelpermonti.blogspot.it/2016/09/cima-della-spada-1952-m-dal-canalone.html (Cima della Spada dal Canalone Nord con anello per il Passo dei Sapplì)

https://manuelpermonti.blogspot.it/2016/07/monte-alben-2019-m-dal-passo-della.html (Monte Alben dal Passo della Crocetta - Via normale)

Note tecniche:

Difficoltà: EE (passaggi esposti e di facile arrampicata) 

Dislivello : 912 metri

Sviluppo : 11,15 Km

Interesse : botanico, paesaggistico


In automobile, per chi proviene da Bergamo, si sale verso il Passo di Zambla evitando però di raggiungerlo. Al paese di Oltre il Colle si piega infatti a destra seguendo le indicazioni stradali per la Conca dell'Alben (piste da fondo). La strada, prima asfaltata, diviene dopo alcune centinaia di metri sterrata ed in prossimità di un tornante sinistrorso, laddove sorge una coppia di paline segnavia (Sentiero per il Monte Alben), si parcheggia la macchina. Ci si incammina dunque nel bosco seguendo le numerose indicazioni che ci portano ad incrociare dopo circa un quarto d'ora di comodo cammino una strada sterrata, sul cui ciglio opposto ha inizio il Sentiero Don Angelo Ceroni, contrassegnato da una targa commemorativa. Il percorso è obbligato, si traversa dunque un canalone detritico e ci si porta sulla Cresta del Gallo, laddove è ben visibile il canale da risalire. Si guadagna ora quota con una serie di tornanti fino a che la pendenza richiede l'uso delle mani, con passaggi mai difficili ma cui porre le solite dovute cautele (terreno franoso). L'uscita dal canale, nonostante sia anticipata da un sentiero che sale prati molto inclinati, rende indispensabile una certa dimestichezza con l'esposizione e l'arrampicata. La sella, posta tra la cresta Occidentale della Cima Croce e la cresta Orientale della Cima Spada, è innominata sulle carte topografiche e l'isolamento in quest'angolo di Orobie è surreale. Svoltando a sinistra, si guadagna rapidamente quota percorrendo la cresta Ovest della Cima Croce che, con facili passi di arrampicata, conduce in circa venti minuti alla prima vetta della giornata. Scendendo ora dal versante opposto (spallone roccioso), ci si indirizza con percorso obbligato verso il Passo della Forca, laddove sorgono numerose paline segnavia. Il percorso, ora aereo, si sviluppa sulla lunga cresta Settentrionale del Monte Alben, mantenendosi a volte sul filo roccioso, altre sul versante Occidentale. In circa mezz'ora, con divertenti passi di arrampicata ed ottimi appigli su roccia raramente friabile, si raggiunge la croce di vetta da cui, temporale odierno a parte, risulta eccezionale il colpo d'occhio sul versante Seriano e Brembano. Percorsa a ritroso la cresta sopracitata, una volta raggiunto il Passo della Forca è possibile utilizzare il sentiero che sale dal Colle di Zambla. Seguiremo dunque le paline segnavia che ci conducono dopo un lungo traverso al Colle di Bressamonti e successivamente, dopo aver perso quota in un ampio vallone, nel bosco. Raggiunto un enorme faggio, qualche metro più a valle, un segnavia in legno posto su di un tronco invita a svoltare a sinistra in direzione della Conca dell'Alben (viceversa, proseguendo sulla traccia principale si perviene al Colle di Zambla, dunque prestare attenzione), agevolmente raggiungibile con un sentiero nella fitta vegetazione. 


Traccia gps...


Oramai fuori dal bosco, il Sentiero Don Angelo Ceroni va indirizzandosi verso il Canalone Nord della Cima la Croce


Nella parte mediana del Canalone Nord


Prossimi all'uscita dal canalone (non ho fatto foto all'interno poiché sopraggiungeva un temporale con fulmini e la fretta di uscire era molta)


I primi passi sulla cresta Occidentale della CIma la Croce


Facili passi di arrampicata in cresta


Ultimi metri in cresta. E' osservabile la scarica temporalesca sull'adiacente Val Vedra


In vetta a Cima la Croce con la prossima destinazione a vista


Maltempo in arrivo anche sul Monte Alben


Un'ora e mezza all'interno del Bivacco del Joan, ottimo ricovero di fortuna come in questo caso. All'interno è presente una cassetta per le offerte, consiglio vivamente di lasciare un'offerta (come da noi fatto nonostante non abbiamo toccato nulla) poiché sono presenti viveri, pentolame, ed attrezzi per ogni necessità


La cresta Settentrionale del Monte Alben ci attende


Altri divertenti passi di arrampicata sulla cresta Settentrionale del Monte Alben


A volte ci si mantiene sul filo...


altre sul versante Occidentale


Primula albensis


Sul sentiero per la vetta


Il maltempo purtroppo non rende marito al fantastico panorama che si gode sull'intera Val Seriana


Attimi di cintemplazione


Croce di vetta del Monte Alben


Nuovamente sul percorso di cresta


E' visibile da questa prospettiva buona parte del percorso odierno. All'estrema sinistra la Cima della Spada, alla cui destra è visibile la sella dove siamo fuoriusciti dal canalone Nord. Sulla destra la Cima Croce, mentre in primo piano il divertente percorso aereo della cresta Settentrionale del Monte Alben


Sguardo sulla Valle del Riso...Alla prossima...

sabato 3 giugno 2017

Ponteranica centrale (2378 m.) dai Piani dell'Avaro - Val Brembana - Lombardia

Situato nelle Alpi Orobie, il Gruppo dei Ponteranica si erge maestoso lungo lo spartiacque che divide l'alta Val Brembana dalla Valgerola (tributaria quest'ultima della Valtellina). Questo vasto massiccio, che domina con grandi linee l'acrocoro pascolivo di Ca' San Marco, è formato da tre ben distinte cime (Occidentale, Centrale ed Orientale) nonché da una serie di rilievi minori spesso ignorati per via delle quote inferiori (trattasi ugualmente di vette che superano ampiamente i 2000 metri sul livello del mare). Delle tre sommità sopracitate, è assolutamente da considerarsi alpinistica quella Occidentale (II° grado esposto su buona roccia), mentre l'Orientale e la Centrale, pur richiedendo le dovute attenzioni (in particolare nella traversata per cresta), sono raggiungibili anche ad escursionisti esperti. E' inoltre da evidenziare che, nonostante la relativa facilità di orientamento, l'escursione si articola nella sua seconda parte in zone isolate ed impervie, dove si rende necessario un passo sicuro senza farsi troppo distrarre dalla numerosa presenza di fauna selvatica, tra cui spiccano per facilità di avvistamento camosci, stambecchi, marmotte, vipere e gheppi. L'ambiente visitato, soprattutto nel periodo del disgelo, è di assoluta suggestione grazie alla straordinaria limpidezza dei Laghi di Ponteranica, nelle cui gelide acque si specchia una delle più belle ed impervie vette delle Alpi Orobie, il Monte Valletto. Escursione solitaria (ma con papà nella testa e nel cuore) del 30 Maggio 2017, foto con Canon 6d...

Note tecniche :

Difficoltà : E (nelle attuali condizioni, per via del ghiaccio e dei nevai presenti, l'itinerario è da ritenersi EE, consiglio inoltre l'utilizzo di ramponi)

Dislivello : 783 metri

Sviluppo : 10,13 km

Interesse : paesaggistico, faunistico, alpestre


Eventualmente, per avere un quadro più completo dell'area, consiglio di visionare il post sotto linkato che riguarda un'impegnativa salita a cinque vette di questo massiccio con partenza sempre dai Piani dell'Avaro

https://manuelpermonti.blogspot.it/2015/06/lombardia-val-brembana-periplo-monte.html

Da Bergamo percorrere per intero la Val Brembana fino a raggiungere l'abitato di Cusio, oltre il quale, chiare indicazioni stradali conducono ai Piani dell'Avaro (strada transitabile esclusivamente previo pagamento di un ticket giornaliero pari a 2 euro, acquistabile in paese presso alcune attività commerciali oppure tramite la macchinetta distributrice di biglietti posta al termine dell'abitato). Lasciata quindi l'automobile presso l'Hotel Albergo Avaro, posto al centro degli omonimi piani, ci si incammina lungo una sterrata che lambisce alcuni laghetti e va indirizzandosi verso Nord. In circa dieci minuti di cammino, si raggiunge un bivio posto in corrispondenza di un cartello che segnala l'ingresso nel Parco delle Orobie Bergamasche. Tralasciando la sterrata che prosegue sulla sinistra verso le pendici del Monte Avaro, si prosegue diritto perdendo leggermente quota all'interno di una valletta al cui centro scorre un limpido torrente. Bordeggiate un paio di baite, si riprende quota sul versante opposto della valletta passando a breve distanza da una stalla (sulla nostra destra), oltre la quale la pendenza va incrementando. Dopo un tornante sinistrorso si abbandona finalmente la strada sterrata per seguire un sentiero che, poco evidente, va indirizzandosi attraverso ameni prati verso la sella posta tra il Monte Triomen (ad Ovest) ed il Monte Foppa (ad Est). Oltre questo valico si entra in ambiente solitario e, senza possibilità di errore, si raggiunge dopo un traverso un'idilliaca piana che, con ampio semicerchio, risaliremo fino ad accedere al costone soprastante. Qui si incrocia anche il sentiero 101 proveniente da Ca' San Marco che seguiremo brevemente sulla sinistra (in salita) fino a raggiungere un bivio laddove su alcune rocce sono poste alcune indicazioni a vernice. Tralasciando sulla sinistra la traccia che prosegue per il Rifugio Benigni, si segue quella di destra (segnavia per Laghi di Ponteranica) che va indirizzandosi verso il bordo superiore di una splendida cascata, oltre la quale si perviene all'estremità Orientale del primo dei due Laghi di Ponteranica. E' splendida da questa prospettiva la mole rocciosa del Monte Valletto che si specchia in queste gelide acque, nonché è di grande suggestione l'ambiente circostante. Senza difficoltà alcuna ci si muove in direzione del secondo lago, superato il quale si procede verso la conca glaciale posta tra in Monte Valletto ed il Ponteranica Centrale (vedasi fotografia). Le tracce si fanno sempre più rade e indirizzano in forte pendenza (scivolo ghiacciato in questa stagione) verso un passaggio su roccette oggi impraticabile per via del vetrato. Portandosi in maggiore esposizione, ma su terreno asciutto, si scavalca con qualche attenzione questo passaggio fuoriuscendo sui pratoni sommitali del Ponteranica Centrale. Con panorami che vanno facendosi via via più emozionanti, la traccia di sentiero conduce ad una selletta da cui, per esile cresta, si perviene alla vetta odierna. Il ritorno avviene per lo stesso itinerario di salita. 


La strada sterrata che ha sviluppo dall'Hotel Albergo Avaro


Inconfondibile nella silhouette, ecco apparire una marmotta


Sulla sinistra della fotografia è visibile la strada fin d'ora percorsa che sale dall'Hotel Albergo Avaro. Poco oltre questo passaggio, in corrispondenza di un tornante sinistrorso, si abbandonerà la sterrata in favore del sentiero che va indirizzandosi verso la sella tra il Monte Triomen ed il Monte Foppa


Una splendida fioritura di Orchidea


Anemone giallo (Anemone ranuncoloides)


La sterrata utilizzata per la salita


Un Fanello (Carduelis cannabina)  mi accompagna durante la salita


Fioriture esplosive di anemoni 


Con l'innalzamento di quota ecco apparire l'incudine rocciosa del Monte Valletto


L'ampio macereto che si apre in corrispondenza con l'incrocio del sentiero 101 proveniente da Ca' San Marco


Uno dei numerosi nevai presenti in questa stagione. Poco oltre questo passaggio si perviene all'estremità Orientale di uno dei due Laghi di Ponteranica


Il primo dei due Laghi di Ponteranica risulta ancora ghiacciato


Il bellissimo ambiente dei Laghi di Ponteranica


Oltrepassati i Laghi di Ponteranica ci si porta verso la conca glaciale posta sotto il Monte Valletto


La selvaggia conca Orientale del Monte Valletto. Per la salita, bisogna indicativamente seguire lo scivolo ghiacciato posto all'estrema destra di questa fotografia (consiglio i ramponi)


Il monte Valletto come appare dallo scivolo sopracitato...


...superato il quale si fuoriesce sui pratoni sommitali del Ponteranica Orientale


Panorama dalla cresta del Ponteranica Orientale


L'incudine rocciosa del Monte Valletto come appare dalla vetta del Ponteranica Orientale


I Laghi di Ponteranica come appaiono dalla conca Orientale del Monte Valletto


Nonostante la quota, tutto è immobile nel ghiaccio


Il pianoro posto alla base della cascata citata in relazione


Un camoscio


Alla prossima...Ciao papà...