lunedì 27 giugno 2016

Monte Barro (922 m.) da Galbiate, anello delle creste e versante Est - Lecco - Lombardia

Piccolo rilievo a me molto caro, il Monte Barro si presta ottimamente per tranquille passeggiate di "allenamento" grazie ad una fitta rete sentieristica, capace di offrire alle famiglie semplici percorsi turistici tra incantevoli fiori e paesaggi ed allo stesso tempo, per i più sportivi, impegnativi tiri fino all'ottavo grado alpinistico sulla falesia di Galbiate. E' oggettivamente la montagna "ideale" per tutti coloro che, umilmente  e ragionevolmente, volessero avvicinarsi alle vette muovendo i primi passi, iniziando cioè da quote modeste, quale del resto è quella del Monte Barro, impegnandosi su sentieri i cui passaggi offrono i primi "assaggi" di facile arrampicata ed esposizione. Dalla vetta, piuttosto frequentata per via della comodità di accesso grazie al dislivello decisamente contenuto, risultano sempre gradevoli i panorami sulle montagne del Triangolo Lariano e sul vicino Resegone. Consiglio vivamente di effettuare l'escursione di seguito proposta nel mese di Maggio/Giugno, per gustarsi appieno le magnifiche fioriture di cui è capace questa piccola montagna, con esplosioni di Gladioli, Frassinelle, Giaggioli, Primule, Orchidee, Gerani e Gigli, che fanno di quest'area un eccezionale giardino botanico di cui non conosco eguali nell'arco Prealpino Lombardo. Nell'itinerario di oggi è anche possibile una breve divagazione per visitare l'incompiuta Chiesa di San Michele al Barro, la cui costruzione ebbe inizio nel XVIII. Adiacente a questo edificio sacro, o meglio, inglobato a modo di cripta, vi è inoltre il bellissimo oratorio dedicato all'Arcangelo, probabilmente risalente al periodo Longobardo. Passeggiata del 12 Giugno scorso in compagnia del Professor Enzo, ammirevole per la straordinaria conoscenza in materia di Botanica e Zoologia, foto con Canon 750d... 

Note tecniche :

Difficoltà : EE (maggior attenzione sulla cresta Nord che richiede alcuni passaggi in cui posare mano)

Dislivello : 725 metri

Sviluppo : 9,890 Km

Interesse : panoramico, religioso, botanico

Giunti in automobile al paese di Galbiate bisogna indirizzarsi in Via Sant'Alessandro laddove una serie di parcheggi permettono di lasciare l'automobile. Zaino in spalla, ci si incammina dunque sulla via sopracitata (segnavia presso il ciglio stradale, inizio sentieri 305/307/301a) intersecando qualche centinaio di metri più avanti la Via dell'Oliva, che bisogna seguire a monte (Nord) attraversando alcuni terrazzamenti a vite. Oltrepassate una serie di villette, l'asfalto lascia spazio allo sterrato fino a condurci in prossimità di un piccolo slargo, laddove sorge un tabellone informativo ed una palina segnavia. Ha qui inizio il sentiero 305, facile ed intuitivo, che ci permetterà di guadagnare quota in maniera alquanto decisa sulla placida dorsale meridionale dei Corni del Monte Barro. Dopo una manciata di minuti, il bosco lascia già spazio a meravigliosi prati punteggiati dai mille colori di questo eccezionale "giardino botanico" qual'è il Monte Barro. Il sentiero su cui stiamo passeggiando, noto anche come sentiero delle creste, è molto panoramico e di poco impegno, dato che si alternano comodi tratti pianeggianti ad altrettanto agevoli roccette. In circa mezz'ora, si toccano in successione dopo alcuni saliscendi le tre elevazioni dei Corni, per giungere infine sulla bocchetta innominata dalla quale, a sinistra, ha sviluppo la Valle della Pila. Davanti a noi sono evidenti gli ultimi passaggi per portarsi in vetta, dunque non resta che da mantenersi sul filo di cresta e con le dovute attenzioni raggiungere la grande croce posta a 922 metri s.l.m. Dalla cima, il percorso è obbligato, si scende ripidamente a Ovest sul sentiero che sale dalla Sella dei Trovanti e si perviene dopo alcuni minuti ad un bivio segnalato da una palina. Qui, abbandoniamo il sentiero principale per svoltare a destra (Nord) e scendere ripidamente nel bosco (segnavia da seguire per Sasso della Vecchia, Prati della Corna). Dopo alcuni minuti ci si trova davanti ad una parete che bisogna risalire senza particolari difficoltà uscendo infine sulla cresta settentrionale della montagna, che andrà seguita lungamente fino a pervenire al Sasso della Vecchia. Anche qui, tutto è ottimamente segnalato e non resta che da piegare in direzione della Baita Pian Sciresa sul sentiero 301, raggiungibile comodamente in venti minuti dal Sasso della Vecchia. Questa amena località rappresenta il crocevia di numerosi sentieri ma noi proseguiremo sul 301 in direzione del Pian Sciresa, superato il quale si intravede sulla nostra sinistra la Chiesa di San Michele al Barro, il cui recupero è stato promosso dal Parco del Monte Barro e dalla Fondazione Cariplo. Visita obbligata presso questo questo edificio di straordinaria suggestione e di nuovo sul 301, noto anche come sentiero di mezzo, che attraversa in successione la Valle della Piana Lunga e la Valle del Prato Rotondo, per terminare in corrispondenza del piccolo slargo laddove all'andata si era imboccato il sentiero 305.    


Cartina con i sentieri del Parco del Monte Barro


Traccia gps...


Il segnavia presso il ciglio stradale in via Sant'Alessandro a Galbiate


Fioritura di Geranio Sanguigno


Giglio di San Giovanni o "Erba del Diavolo"


Enzo sul sentiero per il Primo Corno 


Un Icaro, splendida farfalla nota anche come Argo Azzurro


Gladioli selvatici


Enzo in prossimità del Primo Corno...


... da cui è osservabile l'intero sentiero di cresta  per la vetta del Monte Barro


I laghi della Brianza come appaiono dalla cresta Sud del Barro


Enzo su facili roccette


Farfalla nota come Pieride del Biancospino


La giornata non aiuta purtroppo con i panorami di cui è capace questo piccolo rilievo della Brianza


Il Terzo Corno come appare dalla sella della Valle della Pila


Macro su Pieride del Biancospino


Il Professore in un semplice passaggio su roccette un poco esposte...


...ed eccolo in uscita


Superata la vetta, si scende dalla cresta settentrionale. Alle spalle di Enzo si intravede l'anticima Nord del Monte Barro


Un Giaggiolo Susinario


Un'altra Pieride del Biancospino


Fioritura di Orchidea Piramidale


Non mancano le margherite


La Chiesa incompiuta di San Michele come appare da un passaggio esposto sulla cresta Nord


Lecco come appare dalla cresta Nord del Monte Barro


Fioritura di Astranzia Maggiore


Aquilegia


Segnavia alla base della cresta Nord ed adiacente al masso noto come "Sasso della Vecchia". Qui, bisogna seguire per Pian Sciresa e successivamente per San Michele/Galbiate


Baite presso Pian Sciresa


Altro Giglio di San Giovanni


La Chiesa di San Michele, edificio di straordinaria suggestione immerso nel Parco del Monte Barro


Un particolare della Chiesa di San Michele al Barro


Una farfalla nota come Pafia


Incredibili profumi grazie ai numerosi gelsomini alla base della dorsale meridionale del Monte Barro


Alla prossima...






venerdì 24 giugno 2016

Lago del Segrino (periplo su pista ciclabile) - Triangolo Lariano - Lombardia

Situato in provincia di Como, il Lago del Segrino è un piccolo specchio d'acqua di origine glaciale dalla caratteristica forma allungata, dovuta alla malagevole posizione tra i ripidi versanti Sudoccidentali del Monte Pesora e Cornizzolo e dello scosceso pendio Orientale del Scioscia. Ha inoltre la particolarità di non possedere alcun immissario, il che suggerisce agli studiosi la probabile presenza di sorgenti subacquee di origine carsica. Allo stesso tempo è inosservabile un vero e proprio emissario, facendo dunque supporre quanto il bilancio idrologico di questo lago sia controllato da un sistema carsico sotterraneo. Esaltato dal romanziere francese Stendhal nel "Giornale di viaggio in Brianza", ma citato anche da scrittori del calibro di Fogazzaro e Parini, il Lago del Segrino fu anche immortalato in alcune tele del pittore Segantini, che ne ritrasse luoghi e abitanti. Va anche ricordato che nell'area settentrionale del lago, durante i lavori di ampliamento dello stabilimento di Gajum, vennero scoperte tre tombe risalenti l'Età del bronzo, ritrovamenti che fanno sospettare l'utilizzo di quest'area ad antichissima necropoli. La storia più recente racconta infine che ad inizio anni '80, alcune amministrazioni locali avviarono un diligente piano di recupero per la salvaguardia del lago e delle aree circostanti. I comuni di Canzo, Eupilio e Longone al Segrino, insieme alla Comunità Montana del Triangolo Lariano, costituirono così un parco di interesse sovracomunale la cui gestione è affidata oggi al consorzio dei tre comuni sopracitati. Avvalendosi inoltre della collaborazione di un comitato scientifico, in poco più di una decina di anni si ottennero sorprendenti miglioramenti sia delle acque che dell'ambiente circostante, facendo dunque del Lago del Segrino uno dei più puliti bacini di Lombardia. Ad oggi, WWF, Greenpeace, il Gol (Gruppo Ornitologico Lombardo) ed alcune associazioni locali apportano contributi importanti per lo sviluppo ambientale di un'area tanto fragile quanto incantevole.

Note tecniche :

Difficoltà : T

Dislivello : 160 metri

Sviluppo : 5,82 Km

Interesse : paesaggistico, floreale, faunistico

Il Lago del Segrino dista dalla città di Erba non più di 5 Km ed è anche raggiungibile in treno con le Ferrovie Nord scendendo alla stazione ferroviaria di Canzo. E' possibile compiere il periplo del bacino sia a piedi che in bicicletta, dato che si tratta di una sezione della nota Ciclovia dei Laghi. Sulla sponda meridionale del lago è presente un lido con annesse gelaterie e bar, mentre nell'area Sudorientale sorge una pasticceria di ottima qualità (presso Corneno di Eupilio). Passeggiata del 10 Giugno scorso in compagnia delle mie due figlie nonché degli amici Graziano e Mario, foto con Canon 750d...



Traccia gps...


Tempo di percorrere i primi metri che un'oca obbliga ad una prima sosta forzata


Cappelletta votiva posta sulla sponda Orientale del Lago del Segrino


Meglio non stargli troppo vicino...


La copertura boschiva sulle pendici Sudoccidentali del Monte Pesora


Costruzione presso il molo per il noleggio delle barche


Ninfea


Scorcio presso il molo per il noleggio delle barche


Fioritura presso le sponde occidentali del Lago del Segrino


Nives, la piccola, Naike, la grande


Imbarcazione


Un rigoglioso canneto sulle sponde Orientali del lago


Graziano


Nives (Foto di Mario con Leica)


La cresta Sud del Monte Pesora come appare dalle rive del lago


Il Lago del Segrino


Oche


Un airone in volo sul lago...


...ci prova anche lei ma con minori risultati...


Alla prossima...Il Lago del Segrino è una piacevole passeggiata in famiglia...