martedì 29 dicembre 2015

Monte Bardan (2812 m.) da Starleggia - Valle Spluga - Lombardia

Nota anche come Valle di San Giacomo, la Valle Spluga simboleggia il naturale proseguimento della Val Chiavenna, sviluppandosi in direzione Settentrionale per ulteriori 30 Km. Questa valle, dalla chiara origine glaciale, rappresenta dal punto di vista orografico il punto netto di separazione tra le Alpi Occidentali e le Alpi Orientali, ed ancor più nello specifico tra la sezione delle Alpi Lepontine (ad Ovest) e delle Alpi Retiche (ad Est). Le montagne che coronano quest'ampia e soleggiata valle sono molto note tra escursionisti ed alpinisti ed il Pizzo Tambò, con i suoi 3279 metri, è la maggiore elevazione dell'intera area. Ma Pizzo Ferrè, Pizzi dei Piani, Pizzo Suretta, Pizzo Quadro, Monte Bardan, Pizzo di Emet, Monte Mater e Pizzo Spadolazzo sono ugualmente mete di grande interesse panoramico, archeologico e faunistico. Insomma non resta che da scegliere una delle tante opportunità che questa splendida valle offre e, nel nostro caso, il Monte Bardan rappresenta una meta raggiungibile con modesta fatica oltretutto fuori dai più frequentati sentieri della valle. 

Note tecniche :

Difficoltà : E (pochi i segnavia a vernice dunque attenzione all'orientamento anche se risulta piuttosto intuitivo. Inoltre attenzione al ghiaccio date le particolari condizioni stagionali!!)

Dislivello : 1235 metri

Sviluppo : 13,64 Km

Interesse : paesaggistico, rurale, storico, faunistico

Da Lecco si segue per Colico ed oltre per Chiavenna. Da quest'ultimo paese si imbocca la statale che prosegue per il Passo dello Spluga e, giunti a Campodolcino, si svolta a sinistra in direzione del "desolato" paese si Starleggia (1560 metri). Al centro dell'abitato (sono giusto quattro case!!!), una palina segnavia invita a seguire per il Lago Bianco e la frazione di San Sisto. Quest'ultima, prima per prati e poi per ripida mulattiera in pecceta, la si raggiunge in 30 minuti dal punto di partenza. E' qui magnifico il panorama che si apre sulla conca Nordorientale del Pizzo Quadro. Superato l'antico campanile medievale (vedasi foto), si piega a destra traversando un ponticello in legno per innestarsi sul sentiero che sale prima all'Alpe Toiana e successivamente all'Alpe Zocana (segnavia c20). Raggiunto questo secondo alpeggio, si piega in direzione Nordovest (palina segnavia in legno per Lago Bianco e Monte Bardan) e si aggira il versante Nordorientale del Monte Tignoso, portandosi sull'ampia prateria alpina del Pian dei Cavalli. Trattasi quest'ultimo di un vastissimo ed affascinante altopiano calcareo sul quale sono state rinvenute antiche tracce di presenza umana risalente a 10000 anni fa. Lambendo ora i ghiaioni settentrionali del Monte Tignoso (siamo nella Valle dei Buoi) si traversa lungamente verso il Lago Bianco fino a lambirne la sua sponda Sudorientale (in fronte a noi, una volta aggirato il versante Nordest del Monte Tignoso, è già ben visibile la meta odierna!!). Dirigendosi verso Ovest (radi i segnavia a vernice), si raggiunge l'imbocco di una valletta che rappresenta la più agevole via per raggiungere la depressione di cresta tra il Monte Bardan ed il Piz Dale. Le pendenze non sono mai eccessive ma data l'esposizione perennemente in ombra (Nordest) si rendono necessari i ramponi per evitare spiacevoli inconvenienti. Una volta fuoriusciti sulla linea spartiacque non resta che da percorrere agevolmente l'ampia cresta Sudorientale del Bardan, tramite la quale toccheremo prima un'anticima e successivamente la vetta contrassegnata da un grosso omino di pietra. Per la discesa, raggiunta la base della valletta utilizzata per la salita, si noterà sulla destra (Sudest) un'ampio colletto prativo noto solo su alcune carte come Forcella di Bondioo. Essa rappresenta un agevole passaggio nell'amena Valle di Starleggia, che andrà percorsa per intero su tracce di sentiero fino a raggiungere gli alpeggi superiori. Da questi splendidi nuclei rurali (peccato fossero in ombra per delle buone fotografie) non resta che seguire la strada sterrata che raggiunge San Sisto e riprendere la mulattiera che raggiunge il paese di Starleggia. Gita del 26 Dicembre, foto con Sony Alpha 390...


Traccia gps...In giallo la salita, in verde la discesa...


Le prime luci del mattino illuminano la piramide rocciosa del Pizzo Quadro


Il campanile presso il nucleo rurale di San Sisto. In lontananza, sulla sponda Orientale della valle, il Monte Mater


Pizzo Quadro e Dosso del Mottaccio dai pressi dell'Alpe Zocana


Alpe Zocana


Pizzo di Emet dall'Alpe Zocana


Lo spallone Nordorientale del Monte Tignoso


La poderosa mole del Monte Bardan come appare dalla Valle dei Buoi


Il Pizzo Dale come appare dalla Valle dei Buoi


I Pizzi dei Piani come appaiono dal Pian dei Cavalli


Infilata di 3000! Da sinistra, Pizzi dei Piani, al centro il Pizzo Ferrè ed a destra il Pizzo Tambò


Neve grande assente, ma di ghiaccio ce n'è in abbondanza...


Panorama verso il maestoso gruppo del Pizzo Suretta. Al centro della fotografia il Lago artificiale di Montespluga


L'immensa distesa prativa del Pian dei Cavalli come appare dalla Valle dei Buoi. In basso sulla sinistra è visibile Pietro che rende bene idea della vastità di questo pianoro


In ombra il valloncello che andrà risalito per portarsi sulla depressione della cresta meridionale del Monte Bardan. Attenzione perché qui si rendono necessari i ramponi (il lago Bianco si trova alla nostra destra poco più in basso!!!)


Il Monte Bardan come appare dall'ingresso del valloncello


Fiumi ghiacciati rendono davvero suggestiva l'atmosfera di quest'area


Panorama verso il gruppo del Pizzo Suretta


In alto la depressione della cresta Sud del Monte Bardan


Ampio panorama verso le Alpi Retiche Occidentali dalla cresta meridionale del Monte Bardan


Alle spalle di Pietro, la splendida mole del Pizzo Stella


Ultimi metri per l'anticima meridionale del Monte Bardan...


...oltre la quale, per ampia dorsale, si raggiunge la vera vetta


Panorama dalla vetta del Monte Bardan. E' visibile in secondo piano sulla sinistra il Gruppo del Bernina


La Val Febbraro sormontata dai Pizzi dei Piani e dal Pizzo Ferrè. In basso sulla sinistra sono osservabili il Passo di Baldiscio ed i suoi laghi ghiacciati


Babbo Natale in vetta al Monte Bardan (Foto di Pietro con Canon)


Il Pian dei Cavalli come appare dalla vetta del Monte Bardan. In ombra la Valle dei Buoi, sormontata dal versante Settentrionale del Monte Tignoso


In primo piano parte della cresta percorsa per la vetta. In secondo piano, sulla destra, il Pizzo Quadro


Pizzi dei Piani e Pizzo Ferrè come appaiono dalla vetta del Bardan


Pietro si incammina verso la Cima di Barna


In primo piano in basso, il Monte Tignoso (a sinistra) ed il Pizzo Dale (a destra). In secondo piano la piramide erbosa del Pizzo Groppera (a sinistra) e la mole del Pizzo Stella (a destra)


Controluce sul gruppo del Pizzo Quadro


Pietro sulla cresta Sud del Monte Bardan


Panorama dalla cresta Sud del Monte Bardan


Il Pizzo Dale


I Pizzi dei Piani


Il sole va tramontando e le ombre si allungano sulla Val Febbraro...


...mentre noi scendiamo il valloncello


Lago Bianco del Bardan e sullo sfondo il Passo di Baldiscio


In luce, sulla destra, è visibile la Forcella di Bondioo (la si trova solo su alcune carte la dicitura!!)


In prossimità della Forcella di Bondioo


La cresta Occidentale del Monte Tignoso


In primo piano ed in ombra la Valle di Starleggia tramite la quale torneremo alla macchina. Sulla sinsitra il Pizzo Groppera, sulla destra, il Pizzo Stella


Il Pizzo Stella con in primo piano la sua cresta Ovest, nota anche come Cresta del Calcagnolo


Raggiunti gli alpeggi "alti" della Val Starleggia, non resta che da percorrere la comoda sterrata che riporta al nucleo di San Sisto...


...mentre le tonalità calde del tramonto illuminano per gli ultimi istanti le montagne circostanti


Pizzo Stella


Pizzo Groppera...Alla prossima...


martedì 15 dicembre 2015

Cima di Lemma (2348 m.) anello delle creste - Val Brembana - Lombardia

Oggi, in compagnia di Mario, Pietro ed Enzo, ripetizione della passeggiata del 28 Ottobre 2014 (che allora feci in solitaria) con estensione dell'itinerario alla cresta Sud/Sudovest del Lemma, affinché i miei amici possano avere una visione più completa di quest'area montuosa. La vetta della Cima di Lemma, nonostante appaia pressoché seminascosta lungo la cresta che collega il Passo di Tartano al Passo di Lemma, risulta incredibilmente panoramica su buona parte delle Alpi Orobie Occidentali e Centrali. A condizione di effettuare questa escursione nella giusta stagione, il raggiungimento della cima appaga anche il viandante più esigente: la presenza di alcune postazioni militari risalenti al primo conflitto mondiale (casermette, trincee, ecc.), gli ottimi panorami di cui è capace la vetta e l'estrema facilità nell'incontrar qui fauna selvatica (camosci, marmotte, aquile, ecc.) rendono questa montagna decisamente appagante sotto ogni punto di vista. E' inoltre possibile visitare la bellissima conca dei laghi di Porcile, distante non più di un quarto d'ora dal Passo di Tartano. Gita del 8 Dicembre 2015 in desolante assenza di neve, foto con Sony Alpha 390...

Note tecniche :

Difficoltà : E+ (comoda ed ampia traccia fino al Passo di Tartano. Poi sentiero, a volte in cresta, fino alla vetta. La cresta Sud/Sudovest non presenta particolari pericoli a parte alcuni brevi passaggi esposti) 

Dislivello : 731 metri (numerosi saliscendi sulla cresta Sud/Sudovest)

Sviluppo : 9,86 Km

Interesse : paesaggistico, storico-militare, faunistico, botanico

Percorsa pressoché per intero la Val Brembana, si piega in direzione della nota località sciistica di San Simone, fino a raggiungere un ampio piazzale sterrato posto in prossimità degli impianti di risalita. Liberi finalmente del veicolo, bisogna incamminarsi verso il piazzale degli alberghi, oltre il quale si prosegue su di una strada sterrata che conduce alla Baita del Camoscio. Nelle vicinanze di questa costruzione, reinventata quale improbabile punto di ristoro (qui è possibile giungervi anche in autovettura, ma si rende necessario un 4x4!!!), ha inizio un sentiero che, con pendenze mai sostenute, conduce in circa un ora e mezza al panoramico Passo di Tartano (segnavia 101/116). Si tenga presente che il sentiero su cui mantenersi è il 101, in comune con il 116 esclusivamente per la prima mezz'ora di cammino: questo affinché, una volta oltrepassata la Baita Belvedere, si eviti di imboccare il 116 che si dirige verso il Passo di Lemma (Nord), dal quale successivamente scenderemo. Giunti dunque senza difficoltà alcuna al Passo di Tartano (2108 metri), si apre finalmente il panorama sulla sottostante Valle Lunga, sulla più lontana Valtellina e su gran parte del settore Occidentale Orobico. Ciò non deve però distrarre, poiché sono numerose qui intorno le fortificazioni risalenti alla Prima Guerra Mondiale, visitabili con le dovute cautele dato lo stato di degrado in cui versano. E' inoltre possibile da questo valico raggiungere in pochi minuti gli splendidi laghi di Porcile, oggi ghiacciati come visibile da alcune foto. Sempre per sentiero, non resta quindi che da percorrere la cresta Orientale della montagna, mantenendosi il più delle volte al di sotto di essa fino a raggiungere la panoramica vetta (nel caso si affrontasse l'itinerario nella stagione invernale è assolutamente obbligatorio mantenersi sul filo spartiacque perché i pendii sudorientali della montagna slavinano con grande frequenza!!). Foto di rito poi giù dal versante meridionale (attenzione a non prendere la cresta Ovest che condurrebbe al Pizzo della Scala!!!) seguendo una traccia che si mantiene lungamente sulla facile cresta fino a raggiungere l'anticima meridionale del Lemma, contraddistinta da un semplice paletto (vedasi fotografia). Qui, la cresta piega in direzione Sud/Sudovest: si prosegue quindi agevolmente stando attenti esclusivamente in un paio di passaggi perché esposti sulla conca di San Simone. Giunti al Passo di Lemma non resta che da indirizzarsi a Sud e ricongiungersi agevolmente al sentiero che proviene dalla Baita del Camoscio.



Traccia gps...


Prime luci sul Monte Cadelle


L'anticima meridionale del Lemma...Poco sotto la zona in ombra sono visibili le Baite Fontanini che raggiungeremo a breve tramite un comodo sentiero...


L'elegante volo di un'aquila sopra di noi


A sinistra, deturpato dalle piste da sci, il Monte Cavallo come appare dalle Baite Fontanini. Sulla destra, la Cima dei Siltri ed il Monte Rotondo


Sul comodo traverso che dalle Baite Fontanini raggiunge il Passo di Tartano


Eccoci al Baitone delle Saline sormontato dal Passo di Tartano


In risalita sui dolci prati meridionali del Passo di Tartano


Il Monte Lemma come appare dal Passo di Tartano. La versa cima è posta in secondo piano al centro della fotografia. A destra di essa la cresta Orientale mentre a sinistra la cresta Sud che utilizzeremo per la discesa


Il sentiero che si tiene poco sotto la cresta Orientale


Mario arriva a prendere la cresta Nord del Lemma. Sullo sfondo, al centro della fotografia, il Monte Cadelle, a destra il Valegino. In ombra sono visibili i due laghi di Porcile


Ultimi metri prima di prendere la cresta Nord...


...da cui è splendido il colpo d'occhio sul Pizzo della Scala


Anticima e vetta del Pizzo della Scala (Foto con Leica)


Panorama dalla vetta del Lemma verso il gruppo del Monte Cadelle


Le montagne del Passo di San Marco (Foto con Leica) 


Primi metri in discesa dalla cresta Sud del Lemma


Pietro ed Enzo in sosta sulla cresta meridionale


In lontananza la vetta del Lemma con in primo piano la "comoda" cresta Sud...


...comunque sia esposta in alcuni suoi brevi passaggi


Panorama dall'anticima meridionale del Lemma verso le Orobie Occidentali


Pietro poco sotto l'anticima. Qui la cresta "svolta" decisamente in direzione Sudoccidentale


Imbarazzante situazione della neve, vera assente di questo "secco" e caldo inverno


Il versante Sudoccidentale del Pizzo della Scala


Il professor Enzo e Pietro in discesa dal Passo di Lemma


Ruderi militari posti alle pendici meridionali del passo sopracitato


Il comodo sentiero che scende dal Passo di Lemma


In discesa sul comodo sentiero che scende dal Passo di Lemma


Il Monte Cadelle come appare dalla Baita Belvedere


Cima dei Siltri e Monte Rotondo


Calde tonalità sul gruppo del Monte Cadelle


Il bellissimo Pegherolo come appare dalla Baita del Camoscio...Alla prossima...