In compagnia di Diego, facile
passeggiata sulla carta che però tale non si è rivelata a seguito delle copiose
nevicate dei giorni precedenti che hanno reso tutto decisamente più complicato
ed impegnativo. Totale assenza di traccia che abbiamo dovuto battere per l’intero
percorso (circa 20Km) in neve decisamente farinosa e su pendii piuttosto
instabili che ci hanno costretto a numerose variazioni di percorso per evitare
rischi inutili . La partenza avviene dal borgo di Cimadera, piccolo abitato
della Val Colla.
Note tecniche:
Difficoltà : E (percorso inizialmente
su ampia sterrata poi per mulattiere, sentieri e panoramiche dorsali. Il
passaggio sulla cresta Nordest della cima di Fojorina richiede, in queste
condizioni, un poco di attenzione)
Dislivello : 898 metri
Sviluppo : 18 Km circa a seguito
delle numerose deviazioni
Interesse : paesaggistico
In autostrada si segue per Como/Lugano
uscendo dall’autostrada (attenzione al bollino Svizzero 33,00 euro!) per la Val
Colla e successivamente risalendo al paese di Cimadera. Posteggiata l’auto nei
pressi della chiesa, alcuni segnavia suggeriscono di risalire alcune vie
pedonali del paese sino a raggiungere una strada chiusa al transito dei
veicoli, oltre la quale ci si inoltra nel bosco. Superata una piccola
cappelletta si prosegue comodamente fino a raggiungere un bivio dal quale
bisogna ignorare a destra per la Capanna Pairolo ed indirizzarsi a sinistra per
la cima Fojorina e la Bocchetta di San Bernardo. Su pendii che vanno lentamente
aprendosi si costeggiano alcuni valloncelli raggiungendo agevolmente l’Alpe di
Pianca Bella nei cui pressi si trova un bivio. Qui avremmo dovuto indirizzarci
verso l’omonima bocchetta dell’Alpe, ma le condizioni instabili del pendio e la
ripidità dello stesso ci hanno suggerito di evitare tale rischio e proseguire
sino ad un successivo bivio presso il quale ci siamo mantenuti a destra
risalendo alla Bocchetta di Fojorina, posta alla base della cresta Nordest
della montagna. Questo passaggio, nonostante i rischi marginali, ha richiesto
una fatica sostenuta a seguito delle difficoltà nel superare i molti pini mughi
crollati sotto il peso della neve. Tracciando dunque a fatica, si risale alla Bocchetta
di Fojorina dalla quale a destra bisogna guadagnare quota sulla cresta Nordest,
resa un poco insidiosa dalla neve ventata e dai notevoli accumuli. Ciò
nonostante, in breve si raggiunge la vetta dalla quale purtroppo non abbiamo
potuto scorgere alcunché.
Dopo la solita firma al libro di
vetta, ci siamo riportati con attenzione alla bocchetta di Fojorina, ove, per
traverso, raggiungiamo con notevole difficoltà la Bocchetta di San Bernardo (le
difficoltà erano semplicemente dovute al manto nevoso!).Da quest’ultima
bocchetta abbiamo risalito la dorsale meridionale del Monte Cucco (ho preferito
evitare in costa) fino a portarsi all’omonima vetta, di scarso interesse
escursionistico e paesaggistico. Infine, oramai in vista del Passo di San
Lucio, abbiamo proseguito per il Rifugio Garzirola dove abbiamo consumato
velocemente un caffè. A differenza del nostro itinerario, che non ci ha visto
incrociare nessuna persona, al rifugio ed al passo era pieno di gente che
saliva dalla Val Cavargna o dall’Alta Val Colla. Per la discesa, valutato
oramai il manto nevoso, abbiamo tagliato per costa il versante orientale del
Monte Cucco riportandoci alla Bocchetta di San Bernardo. Alcuni segnavia
suggeriscono di abbassarsi per un sentiero che nel bosco, lungamente , ci
ricondurrà dapprima all’Alpe di Pianca Bella e successivamente all’abitato di
Cimadera.
In conclusione, scammelata inaudita
per via dei 20 Km da tracciare e della neve cedevole. Dislivello mediocre che
però, in queste condizioni, può pesare sulle gambe. Non avevamo ciaspole,
probabilmente sarebbero tornate utili dato che la passeggiata ben si adatta al
loro utilizzo.
Traccia Gps di discesa
Traccia Gps di salita
Alba
Segnavia presso la Chiesa di Cimadera
La piccola cappelletta posta ad inizio sterrata
Il primo bivio presso il quale bisogna piegare a sinistra
Diego con sullo sfondo la Cima di Fojorina (detta anche di Fiorina)
Il segnavia che indica la "diretta" alla bocchetta per la Bocchetta di Pianca Bella. Noi abbiamo proseguito a sinistra evitando volutamente il ripido ed insidioso pendio. In condizioni normali è consigliabile salire da questo pendio, prendere la cresta Ovest della montagna e ridiscendere per la cresta Nordest.
Un capanno di caccia posto sul sentiero per la Bocchetta di Fojorina
Una panoramica tra il ravanare nei mughi!!
Il sentiero da tracciare passa attraverso questi pini mughi...
...andando a prendere sulla parte bassa della cresta Nordest la traccia che sale dalla Bocchetta di San Bernardo
Si comprende ben poco per via delle fitte nebbie ma così appare dall'alto la cresta Nordest appena risalita
Croce di vetta della Cima di Fojorina
Autoscatto in vetta
Il libro di vetta
Certo oggi non fa caldo!
Una breve apertura sulla cresta permette di intravedere sullo sfondo il lago e la Piana di Porlezza
Un traverso sotto cresta
Lontanamente si intravede il Rifugio Croce di Campo posto alla base meridionale della Cima Pianchette
Dalla cresta Nordest si intravede in secondo piano il Lago di Como
I Monti di Tremezzo dalla Bocchetta di Fojorina
L'alta Val Colla dalla Bocchetta di Fojorina
La cresta Nordest della Cima di Fojorina come appare dalla bocchetta omonima
Diego traversa verso la Bocchetta di San Bernardo
Creste
Palina segnavia presso la Bocchetta di San Bernardo
In luce, l'ampia vetta del Monte Cucco. Su questa ampia e placida dorsale sono visibili numerosi residui di filo spinato a demarcazione del confine Italo-Svizzero
L'oratorio di San Lucio
Il Rifugio Garzirola
Una timida schiarita
Tornano le nebbie
Ambiente immacolato
Inevitabilmente la fatica inizia a farsi sentire
Nuovamente nelle nebbie presso l'Alpe di Pianca Bella