giovedì 12 marzo 2015

Monte Sodadura (2010 m.) e Cima di Piazzo (2057 m.) - Valsassina - Lombardia

Domenica scorsa (8 Marzo) Claudio richiama all'ordine la truppa per l'annuale "raduno" a cui non si può mancare! I presenti sono tutti di gran sostanza, il sempre fedele Pietro, Duilio con al seguito la moglie Antonietta, Tiziano, Roberto con la compagna Serena, il professore Enzo, Riccardo, Pietro ed altri ancora. Vado sempre con piacere ai Piani di Artavaggio, mi sono sposato al Rifugio Casari 6 anni fa grazie al gran da farsi di Giacomo, Achille, Ruggero, il loro padre ed altre persone, dunque i presupposti sono dei migliori nonostante la zona sia da sempre molto affollata (ma basta attendere il momento giusto per trovarsi soli in vetta!!!). L'idea è di salire oggi il Monte Sodadura e la Cima di Piazzo....

Note tecniche :

Difficoltà : EE (sentieri in gran parte per facili creste ma un poco esposte, attenzione in alcuni passaggi piuttosto ripidi in sul Monte Sodadura)

Dislivello : 1482 metri (per chi partisse da Moggio evitando l'utilizzo della funivia)

Sviluppo : 17,9 Km

Interesse : paesaggistico


Moggio è un piccolo paese della Valsassina agevolmente raggiungibile in autovettura dal Colle di Balisio. Esso è servito da funzionali impianti di risalita che, per chi volesse utilizzarli (12 euro a/r), permettono di risparmiare circa 750 metri di dislivello. Chi invece volesse rinunciare alla comodità della funivia, poco oltre la stazione a valle degli impianti, in prossimità di un tornante destrorso sulla strada che sale alla Culmine di San Pietro, sorge un ampio piazzale sterrato dove poter posteggiare l'autovettura. Qui ha inizio un'ampio ed evidente sentiero che sale nel bosco con pendenze mai eccessive fino ai Piani di Artvaggio (palina segnavia 24 per Rifugio Sassi Castelli, Rifugio Nicola, ed altri ancora che sorgono ai Piani Artavaggio). Una volta giunti al soleggiatissimo pianoro, tutto è ben visibile ed è semplicissimo orientarsi. Noi ci siamo divisi in due gruppi, alcuni hanno imboccato la cresta Sud del Monte Sodadura, altri si sono indirizzati sull'ampia sterrata che conduce al Rifugio Cazzaniga Merlini. Appartenendo io a questi ultimi mi limito ad esporre il giro da noi effettuato. 
Raggiunto agevolmente il Rifugio Nicola, abbiamo proseguito oltre indirizzandoci verso l'ampio crestone meridionale della Cima di Piazzo. Per breve ma ripido pendio ci siamo portati sulla panoramica dorsale, da dove obbligatoriamente e su comodissima traccia abbiamo raggiunto la vetta. Ridiscesi dal versante opposto, abbiamo perso quota fino a raggiungere il Rifugio Cazzaniga Merlini, ove ci eravamo ripromessi di pranzare tutti insieme (ps pranzo a mio giudizio mediocre e dal conto piuttosto salato!). Fortunatamente il vino a tavola non manca, rigenera parte della truppa e si opta per abbinare anche il Monte Sodadura dalla classicissima cresta Nordovest. Partiamo dunque io, il sempre fedele Pietro ed il sorprendente Enzo (che si è scannato tutto il dislivello da Moggio!) e comodamente ci portiamo sulla cresta dove bisogna porre attenzione in prossimità di alcune roccette. Gli ultimi metri sono sempre piacevoli da percorrersi, la cresta è ben battuta ma piuttosto aerea e da idea di essere a quote maggiori. Autoscatto di vetta e nuovamente giù al Cazzaniga, dove una volta ripresi gli zaini ci siamo portati alla stazione a monte della funivia. In compagnia di Claudio ed Enzo siamo scesi dal sentiero di salita (segnavia 24/23) che parte in prossimità di una cappelletta, gli altri hanno erroneamente utilizzato al funivia che li ha visti in coda per quasi due ore (noi siamo tranquillamente scesi in 1 ora e 15 minuti circa!!!). 
Giornata molto gradevole in ottima compagnia, su Claudio e Pietro non avevo bisogno di alcuna conferma, ma tutti gli altri "attori"sono ottimi montanari e gradevolissimi compagnoni. Un plauso particolare va al professor Enzo, capace di una grandiosa scammelata!!! 



Traccia gps


Il Gruppo delle Grigne così come appare dai Piani di Artavaggio


Monte due Mani e Zucco di Desio dai Piani di Artavaggio


Il Monte Sodadura come appare dalla sterrata per il Rifugio Nicola


Ecco Claudio, Riccardo, Tiziano e Roberto. Si trovano sulla cresta meridionale del Sodadura, mentre purtroppo Pietro non compare in questa immagine


Duilio indirizza tutti noi verso la Cima di Piazzo


Il bellissimo massiccio dello Zuccone dei Campelli


Il breve ma ripido pendio che conduce al crestone meridionale della Cima di Piazzo


Panorama su Aralalta e Baciamorti dal crestone Sud del Piazzo


Pietro ed Enzo impegnati in un passaggio sul crestone


Duilio mi anticipa verso la Cima di Piazzo (foto di Enzo!!)


In primo piano i monti Aralalta e Baciamorti. Alle loro spalle spicca per mole il Pizzo Arera con alla sua sinistra la Corna Piana ed alla sua destra il monte Menna. In lontananza si intravede anche lo scoglio roccioso della Presolana


L'arrivo sulla Cima di Piazzo di Duilio ed Enzo


Il fantastico panorama dalla Cima di Piazzo. Frontalmente si comprende la mole del Monte Legnone e dei suoi satelliti (Monte Rotondo e Pizzo Alto). Poco più a destra, l'altrettanto noto Pizzo dei Tre Signori


Enzo, Duilio e Pietro in vetta alla cima di Piazzo


Il roccioso Zuccone dei Campelli (anch'esso piuttosto affollato oggi!!)


Le dolci ondulazioni dei Piani dalla Cima di Piazzo


Enzo e Pietro di rientro dalla Cima di Piazzo


Il rifugio Cazzaniga Merlini ove abbiamo pranzato


Le splendide linee del Monte Sodadura


Pietro in prossimità della cresta finale


Autoscatto in vetta al Sodadura (foto di Enzo)


Panorama dalla vetta del Monte Sodadura


Zuccone dei Campelli e Cima di Piazzo dalla vetta del Monte Sodadura 


Enzo e Pietro


La Cima di Piazzo, salita in mattinata ed ora priva di qualsivoglia escursionista


Passaggio in prossimità del Rifugio Nicola


Con Claudio in discesa verso l'abitato di Moggio...Alla prossima...


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