Passeggiata inaspettatamente isolata ed in contesto alpino di grande suggestione. La volontà di evitare la Costa del Dente (molto recensita su internet!!) in favore del versante Nord/Nordovest della Cima di Verosso si è rivelata molto azzeccata ed incredibilmente avventurosa. Il giro ad anello non è assolutamente difficile ma richiede attenzione per via dei nevai e delle numerose pietraie instabili da affrontare; l'ampia cresta Nord, utilizzata per la discesa, è semplice ma il sentiero è inizialmente di difficile individuazione perché privo di segnavia (alcuni ometti). Grandiosi i panorami su tutta l'area del Sempione e della Val Bognanco, peccato solo per il fastidioso vento che per tutta la passeggiata ci ha accompagnato!!
Note tecniche :
Difficoltà : E/EE
Dislivello : 1080 metri
Sviluppo : 16 Km
Interesse : Paesaggistico
Raggiunta la città di Domodossola, si imbocca la strada che conduce in Val Bognanco, traversando il paese di San Lorenzo e raggiungendo infine la piccola chiesa di San Bernardo, nei cui pressi sorge un'ampio piazzale laddove è possibile parcheggiare. Chiarissimi segnavia (seguire per Lago di Ragozza, Rifugio Gattascosa) invitano a percorrere la bella mulattiera che in circa un'ora conduce al Lago sopracitato e, poco oltre, al Rifugio (1993 metri slm). Si tenga presente che in questo passaggio la solitudine non ha spazio alcuno, la mulattiera pare una lunga distesa di persone che in fila indiana si indirizzano verso il rifugio (sia chiaro, nulla di male!!). Piegando ora a sinistra, ci si indirizza su agevole sentiero alla Bocchetta di Gattascosa, raggiungibile in una ventina di minuti nonostante la neve ancora presente. Qui, la mia disperazione lascia posto allo stupore; l'incredibile folla che in fila indiana aveva fin d'ora caratterizzato il tracciato è d'improvviso sparita, il prato lascia spazio ad un ambiente brullo e selvaggio dominato esclusivamente da roccia, ghiaccio e fantastici laghetti. Inizia qui la vera salita alla Cima di Verosso....
Perdendo leggermente quota ed indirizzandoci a Sud, lambiamo dunque un primo lago dalle acque incredibilmente limpide, iniziando così una lunga ed appagante attraversata su pietraie, nevai e scomodo sentiero che avrà termine in prossimità del più grande specchio d'acqua che si andrà ad incontrare su questo versante. Tutti questi laghetti non trovano apparentemente nome sulle carte geografiche, ma rappresentano ed impreziosiscono il già fantastico contesto Occidentale del Verosso (il sentiero è comunque contrassegnato da segnavia a vernice). Giunti dunque al più grande di questi laghi, un evidente ed ampia pietraia sulla nostra sinistra andrà faticosamente risalita sino a raggiungere il Passo di Oriaccia (è questo il passaggio cui prestare più attenzione per via dei sassi instabili e della ripidità. Ciò nonostante, alcuni ometti e radi segnavia indicano la via più semplice da seguire). Indirizzandoci ora verso Nord non resta che da percorrere la cresta meridionale del Verosso sino a portarsi comodamente in vetta, laddove il panorama è grandioso su ogni versante della montagna. Per la discesa, volendo evitare la monotona Costa del Dente, che ci avrebbe condotto direttamente a San Bernardo, abbiamo cercato e trovato una traccia mal messa che si indirizzava verso la cresta Nord della montagna. Poco più avanti, alcuni ometti hanno agevolato il tutto ed, attraversati alcuni nevai su pendii cui prestare attenzione, ci siamo riportati alla Bocchetta di Gattascosa. Un salto al rifugio è d'obbligo, ottimi taglieri di formaggio, salumi e bottiglie di birra aiutano il morale della truppa che per far ritorno a San Bernardo, utilizzerà la comoda sterrata di servizio (esclusivamente per un discorso di prospettiva fotografica!!)
Traccia gps
Altimetria
Sul sentiero che da San Bernardo sale al Rifugio Gattascosa
Raggiunto un pianoro si fa splendida la vista sulla Cima del Dosso
Il Lago di Ragozza
Il Rifugio Gattascosa
Il Pizzo Pioltone dal Rifugio Gattascosa
Splendida fioritura di Soldanella Comune
Il nevaio che anticipa l'arrivo alla Bocchetta di Gattascosa
L'ambiente che si presenta oltre la bocchetta sopracitata
Il contesto alpino che si attraversa sul versante Occidentale del Verosso
Diego si appresta ad attraversare uno dei tanti nevai incontrati sul versante Occidentale
Ambiente alpino....Siamo al più grande dei laghi...La pietraia da risalire si trova sulla sinistra di esso...
Il Pizzo Pioltone dal più grande dei laghi
Ecco come appare il più grande dei laghi dalla base della pietraia
Enrico in risalita verso il Passo di Oriaccia
Ometto al Passo di Oriaccia
L'ampio crestone meridionale della Cima Verosso...Ovviamente ancora pietre...
Dalla parte mediana del crestone ecco apparire alle nostre spalle la Cima d'Azoglio
Le sinuose forme di questo nevaio ricordano vagamente un ghiacciaio alpino
Croce di vetta
Il nipotino di Pietro...Doppio applauso per quanto fatto....
Imbarazzante panorama verso il Passo del Sempione
Il Pizzo Giezza dalla vetta del Verosso. In basso sulla destra è ben visibile la traversata per cresta che si sviluppa per l'intera Costa del Dente
Dalla vetta, il Pizzo Pioltone con alla sua base il Passo di Monscera ed il Lago omonimo
Dalla vetta si intravede anche una porzione del Lago di Ragozza
Sotto quelle nubi....Weissmies, Lagginhorn e Fletschorn
Enrico alla ricerca del sentiero per la cresta Nord del Verosso
Un traverso su neve sotto la cresta Nord del Verosso
Le bellissime linee della Cima del Dosso (a sinistra) e del Pizzo Giezza (al centro)
Diego in prossimità della Bocchetta di Gattascosa....Visibile la parte bassa del crestone Nord del Verosso
Grandangolo sull'intera costiera che dal Pizzo Pioltone (a sinistra) giunge fino al Pizzo Giezza (a destra)
Un bellissimo anemone
Si torna a casa.....Alla prossima....