mercoledì 5 agosto 2015

Pizzo Diei (2906 m.) e Monte Cistella (2880 m.) da San Domenico - Val Cairasca - Piemonte

I contorni orografici della Val d'Ossola costituiscono innegabilmente, oltre che un'unità territoriale, un forte legame storico e culturale. L'estrema povertà che da sempre caratterizza questi territori è evidente nei limiti imposti alle coltivazioni, laddove la sterilità del suolo e la complicata morfologia del territorio hanno reso l'allevamento e l'agricoltura esclusivamente di sussistenza. Ad eccezione della sola Val Vigezzo, tutte le altre vallate laterali dell'Ossola sono anguste, di difficile accesso e poco assolate. Si pensi all'abitato di Antrona, che nei mesi invernali gode non più che di mezz'ora di sole, o all'isolato borgo di Viganella, illuminato a giorno grazie ad uno specchio riflettente di 40 metri quadrati che, 600 metri più a monte, illumina il centro del paese. Ma il suolo ostile, dove sono anche evidenti i limiti imposti alle popolazioni, ha preservato allo stesso tempo questa subregione dal turismo di massa che troppo spesso è sintomo di contaminazione ambientale. Entriamo dunque con piacere in questa sottosezione delle Alpi Lepontine, indirizzandoci verso le vette di due montagne simbolo della Val Cairasca. Pizzo Diei e Monte Cistella, dall'aspetto severo ed imponente, richiedono una certa conoscenza dell'ambiente alpino, ma si riveleranno privilegiati punti di osservazione per tutti coloro che, mossi dall'entusiasmo, ne vogliano raggiungere il culmine. Escursione del 2 Agosto 2015 in compagnia di Enzo, foto con Sony Alpha 390...

Note tecniche :

Difficoltà : EE (sono presenti alcuni passaggi un poco esposti, un breve canalino detritico ed un breve tratto attrezzato con catene)

Dislivello : 1250 metri

Sviluppo : 13,4 Km

Interesse : paesaggistico, botanico


La partenza avviene dagli impianti di San Domenico Sky (oltre l'abitato di Varzo), tramite i quali con due spezzoni di seggiovia si sale comodamente all'Alpe Ciamporino (10 euro a/r corse ogni mezz'ora). Estasiati dall'imbarazzante panorama che già ci attornia, imbocchiamo una noiosa strada sterrata che ci indirizza monotonamente verso il Colle di Ciamporino (palina segnavia), raggiungibile comodamente in circa 45 minuti. Appare ora sulla nostra destra, l imponente mole del Pizzo Diei, verso il quale si punta incamminandosi su di un sentiero discretamente segnalato (segnavia f16) e dal quale si fa splendido il colpo d'occhio sia sul Pizzo della Sella che sulla Punta del Dosso. Tralasciando sulla sinistra la sterrata di servizio per gli impianti di risalita, ci si mantiene ora un poco più alti sul sentiero che, traversato un nevaio, conduce alla base di un ripido canale detritico. Lo si risale con le dovute attenzioni mantenendosi sulla sinistra di una caratteristica torre rocciosa (vedasi foto!) e su terreno letteralmente spacca ginocchia, si percorre un lungo traverso in ambiente brullo e severo, capace però di splendide fioriture alpine. I segnavia sul percorso comunque non mancano (a vernice biancorossi) e scongiurando il pericolo nebbie, è pressoché impossibile perdersi. Si giunge quindi con le ginocchia fumanti presso un bivio non segnalato, indicativamente posto intorno ai 2700 metri di altitudine. Diritto, mantenendosi sul sentiero segnalato a vernice, si raggiunge la sella tra il Pizzo Diei ed il Monte Cistella (lo utilizzeremo per la discesa) mentre a sinistra ci si inerpica per terreno detritico sino a portarsi alla base di un ripido canalino. Qui, l'attenzione maggiore, non va tanto posta all'elementare arrampicata per risalirlo, bensì al pericolo di caduta sassi eventualmente smossi da chi ci precede, dunque massima attenzione!!! Questi brevi 20 metri conducono infine su di un pianoro dall'incredibile suggestione: pare davvero di essere sulla luna, detriti e sfasciumi ovunque, ogni tanto sbuca qualche fioritura di sassifraga e di cerastio, il panorama è di primo livello. Si tocca agevolmente tramite questo pianoro la vetta del Pizzo Diei (2906 metri), contraddistinta da una sbilenca architettura in ferro. Foto di rito e si scende dal versante opposto traversando un nevaio (porre attenzione!!) oltre il quale, puntualmente perdo la traccia e mi trovo a scendere per camini e fessure rocciose fino a quando, compreso l'errore, mi sposto a Sud, ritrovando la traccia che indirizza al Bivacco Leoni. Questo piccolo edificio, dista circa 45 minuti dalla vetta raggiunta, pare sia sempre aperto oltre che ben custodito e sorge alle pendici occidentali del Monte Cistella. Non resta dunque che raggiungerlo per risalire poi su pendio detritico fino alla base della cuspide sommitale della montagna. Un breve tratto attrezzato di circa 15 metri permette di salire agevolmente questo ripido passaggio, oltre il quale ci si arrampica per rocce rotte fino alla croce di vetta del Monte Cistella (2880 metri). Fantastico panorama anche da qui, nonostante i vapori di fondovalle. Non resta infine che ridiscendere al bivacco ed indirizzarsi nuovamente verso le bastionate Sudorientali del Pizzo Diei; bisogna risalirle su di una traccia segnalata a vernice e con radi ometti spostandosi man mano verso lo scosceso versante meridionale della montagna.  Il terreno è molto accidentato, piuttosto scosceso e le foschie odierne rendono il tutto dantesco. Affascinati da quel che si può osservare, raggiungiamo dopo circa 1 ora il bivio dal quale in mattinata ci siamo portati al canalino del Diei. Il percorso è oramai obbligato e, tagliando per prati, ci portiamo comodamente alla seggiovia dell'Alpe Ciamporino. Spazio alle foto....




Traccia gps


La più alta montagna delle Lepontine: il Monte Leone come appare dall'Alpe Ciamporino


Pulsatille sfiorite ma pur sempre gradevoli da fotografare


Qui, siamo al Colle di Ciamporino, dove si gode di una vista omnicomprensiva sul Monte Leone, sulla Terrarossa (nota anche come Wasenhorn, alla destra del Leone) e sulle Torri di Veglia


Da oltre il Colle di Ciamporino, un grandangolo permette di osservare lo strepitoso panorama verso il Lago del Devero e la colossale Punta d'Arbola


Il Monte Cervandone con un bel cappello di nubi


Il sentiero è sempre molto ripido, spacca ginocchia e maledettamente detritico


In questa fotografia, la torre citata nella relazione come appare dal sentiero. Sullo sfondo è intuibile la colossale mole della Weissmies


Eccomi in risalita su questo stramaledetto sentiero rompi ginocchia!!! La foto è stata scattata con una Panasonic Fz200 da Enzo


La parte superiore del canalino che conduce al pianoro di vetta del Pizzo Diei. Come si vede, non c'è nulla di difficoltoso ad eccezione degli ultimi metri decisamente ripidi. Attenzione a non smuovere sassi!!!


Androsace Alpina


Il compagno di giornata, impegnato in una macro


Panorama dalla vetta del Pizzo Diei verso le distese del Devero


Il Monte Cistella come appare dalla vetta del Pizzo Diei


Un superzoom dalla vetta del Pizzo Diei. Ben si comprende la porta di ingresso dell'Alpe Devero con il terribile Hotel Cervandone


Imbarazzanti giochi di nuvole attorno ad una delle più belle montagne dell'intero arco Alpino: il Bietschhorn


Prendetemi con le pinze...Credo si tratti dell Helsenhorn così come appare dalla vetta del Pizzo Diei


L'allunaggio di vetta del Professor Enzo!!!


Puntualmente sbaglio strada e mi trovo con Enzo a ridiscendere divertenti camini e fessure rocciose. Più avanti ritroveremo ovviamente il sentiero corretto per salire al Cistella


Enzo alla base delle splendide bastionate Sudorientali del Pizzo Diei


Siamo sul vastissimo altopiano che andrà lungamente percorso fino alla seconda meta di giornata: il Monte Cistella


Alle nostre spalle, le prime nubi ingurgitano la mole del Pizzo Diei


La piramide sommitale che andrà risalita per portarsi sulla vetta del Monte Cistella


Alla base del passaggio attrezzato si trova un vero e proprio deposito di bastoncini. A tutti gli effetti non serviranno più, dunque tanto vale abbandonarli qui....


Festeggiamenti di vetta (esplicitamente per Claudio e Lino). Dietro le foschie appare intuibile la vetta del Pizzo Diei


La bella cresta rocciosa del Monte Cistella. Sulla destra in basso è osservabile l'omonimo Corno


Ancora festeggiamenti di vetta per una coppia improvvisata ma capace, come si evince dalla foto, di mostrare i "propri muscoli" !!! Ovviamente si scherza!!!


Dalla vetta del Monte Cistella, panorama con in primo piano il Lago di Agaro sormontato dal Monte del Forno 


Il Pizzo Diei dal bivacco Leoni. Indicativamente, qualora possa aiutare, in discesa si traversa il nevaio superiore mantenendosi alti sulla destra. Al ritorno, bisogna invece indirizzarsi verso il nevaio in ombra all'estrema sinistra, che verrà lambito poco sotto di esso 


Il brullo e scosceso versante meridionale del Pizzo Diei


Alcuni segnavia aiutano comunque a non perdersi in caso di nebbie e foschie, cosa del resto piuttosto frequente qui in estate...


Ancora una panoramica verso il Monte Cazzola, la Punta d'Orogna il Cornera, il Cervandone e la Punta della Rossa


Splendido gioco di luce e ombra sul Pizzo della Sella


Peverina, nota anche come Cerastio...
Alla prossima...



2 commenti:

  1. bel reportage, Manuel, alcuni scatti non li ho fatti e mi sono goduto i tuoi ;)

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    1. Prof, ho pubblicato alcune panoramiche ed alcuni scatti eventualmente utili per chi volesse salire.... Le foto belle le avrai su penna usb non appena ci vedremo... Promesso e grazie ancora per la splendida giornata...

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