domenica 22 maggio 2016

Colma di Mombarone (2371 m.) e Punta Tre Vescovi (2317 m.) da Trovinasse - Alpi Biellesi - Piemonte

Appartenente al Gruppo delle Alpi Pennine e visibile pressoché dall'intera pianura del Canavese e del Biellese, la Colma di Mombarone (nota anche come Monte Mombarone), insieme ai suoi satelliti Cavalgrosso, Cavalpiccolo e Punta Tre Vescovi, contrassegna sulla sinistra idrografica l'inizio della catena montuosa dell'ampio bacino della Dora Baltea. Ovviamente, tale privilegiata posizione geografica, non può che ripercuotersi positivamente dal punto di vista panoramico, offrendo dalla vetta una visione mozzafiato a 360 gradi, spaziando dal Monte Bianco al Gran Combin, dalla Grivola ai Lyskamm, dal Cervino al gruppo dei Breithorn. Per godere però di un simile panorama è bene arrivare in vetta nelle prime ore del mattino poiché, come già sopra descritto, la relativa vicinanza alla pianura del Canavese e del Biellese fa si che questa montagna sia spesso assediata da nubi e dense foschie, per non parlare poi delle rapide formazioni temporalesche. Discorso che del resto vale anche per la Punta dei Tre Vescovi, situata a Nordest della Colma di Mombarone ed indicativamente ad una distanza di 500 metri in linea d'aria. Essa è comodamente raggiungibile per una cresta di ampio respiro, che mai risulta difficile ad eccezione di un breve passaggio su roccette. Il toponimo di quest'ultima vetta trae origine dalla sua particolare posizione, dato che la sommità rappresenta il punto di convergenza tra le tre diocesi di Ivrea, Biella ed Aosta, nonché tra le provincie di Biella, Aosta e Torino. Comoda passeggiata del 15 Maggio scorso in compagnia di Mario, Enrico, Graziano, Giovanna e Tiziano, foto con Canon 750d...

Note tecniche :

Difficoltà : E+ (prestare attenzione nella discesa verso la Bocchetta di Quarn)

Dislivello : 870 metri

Sviluppo : 8,35 Km

Interesse : alpestre, paesaggistico, botanico

Dall'autostrada A5 Torino-Aosta, si esce a Quincinetto, proseguendo per l'abitato di Settimo Vittone. Oltrepassato questo paese si sale alla frazione di Trovinasse, superata la quale, in prossimità di un tornante destrorso, bisogna individuare un piccolo spiazzo dove parcheggiare (1501 metri s.l.m.). La presenza di una sbarra metallica e di una palina segnavia in legno (segnavia 858a per Lago e Colma di Mombarone, Brengovecchio) aiuta indubbiamente nel comprendere l'inizio del sentiero. Zaino in spalla ci si incammina dunque sul sentiero 858a che, dopo aver guadato un rio, attraversa un fitto bosco e fuoriesce su di una strada asfaltata che andrà seguita sulla sinistra. Superato un ponte ed attraversate alcune baite, in corrispondenza del margine di un prato (sulla nostra destra), una palina segnavia aiuta nuovamente nell'orientamento, indicando a destra il sentiero 858 che, senza più possibilità di errore, condurrà alla meta odierna. Il sentiero si sviluppa inizialmente in un bosco di splendide betulle fino a raggiungere poco oltre la vegetazione una prima abitazione, nota come Baita Garitta, dalla quale il panorama si fa straordinario sul corso della Dora Baltea e sulla Conca di Maletto. Da qui, è inoltre già visibile la nostra prima destinazione odierna, contraddistinta purtroppo da un brutto e smisurato monumento al Redentore. Il cammino è decisamente agevole, il sentiero mai ripido, ed in circa 45 minuti si mette piede sull'ampio e fiorito pianoro acquitrinoso di Brengovecchio. Poco oltre quest'amena piana, si attraversa una ganda, e ci si porta nell'appartata conca dell'Alpe Mombarone, caratterizzata da numerose baite e stalle ad uso dei pastori, nonché dalla presenza dell omonimo lago, tristemente ridotto a poco più di una pozza acquitrinosa. La traccia diviene ora più ripida ed il terreno assume una conformazione decisamente rocciosa: con non poca fatica si risale lo spallone Sudoccidentale della Colma di Mombarone, sino a raggiungere il Bivacco Crosa, laddove, ignorando sulla destra la "bretella" per la Bocchetta di Quarn, si perviene prima al rifugio e successivamente alla panoramica vetta del Mombarone. Nel caso nostro abbiamo però optato per raggiungere prima la Punta Tre Vescovi, dato che le nubi e le foschie andavano formandosi rapidamente sui versanti Settentrionali del gruppo. Dal rifugio, si segue dunque una traccia che taglia i pendii Nordorientali della montagna, resi oggi poco agevoli a causa  della presenza di alcuni nevai, Su percorso non obbligato si è andati quindi a cercare la cresta Settentrionale del Mombarone, percorsa la quale si è giunti con le dovute cautele alla Punta Tre Vescovi. Di riflesso, per cresta, si perviene alla vetta della Colma di Mombarone, scesi dalla quale si raggiunge nuovamente il rifugio omonimo. Mantenendosi ora sul filo della cresta Sud, si ignora a destra la discesa per lo spallone utilizzato per la salita, e ci si indirizza verso la Bocchetta di Quarn, con un paio di passaggi rocciosi cui bisogna prestare un poco di attenzione. Poi il sentiero si fa nuovamente agevole, precipitando verso la bocchetta sopracitata dalla quale, osservando a Ovest, sono visibili le baite precedentemente lambite salendo dal sentiero 858. Non resta dunque che raggiungerle a vista fino ad intersecare la traccia utilizzata per la salita, da cui è decisamente comodo il rientro all'auto. Vivamente consigliata, scendendo sulla strada per Trovinasse, una sosta presso la Merenda Sinoira, ristorante posto in località Cornaley: lardo, salami, formaggi e specialità regionali di una qualità eccezionale per non parlare dell'ottimo vino Valdostano  



Traccia gps...


Abbandonata la strada asfaltata, il gruppo inizia a salire su dolci pendenze in un bosco di betulle...


...fino a raggiungere rapidamente la "Baita Garitta", posta in eccezionale posizione panoramica sulla Conca di Maletto e sul corso della Dora Baltea


Altre baite visibili dalla Baita Garitta


La testata della Valle di Champorcher, con ben distinguibili il Mont Glacier ed il Mont Dela, cosi come appaiono dalla Baita Garitta


Il terreno estremamente ricco di ruscelli, acquitrini e zone paludose, rende quest'area particolarmente indicata per la fioritura di Calta Palustre, splendida Ranuncolacea dai fiori colorati di un giallo intenso


Graziano sull'ampio pianoro di Brengovecchio


Le splendide abitazioni dell'Alpe Mombarone


Ciò che resta del Lago di Mombarone, situato nell'omonima conca


La vetta del Cavalpiccolo come appare dallo spallone Sudoccidentale della Colma di Mombarone


Mario ed Enrico sullo spallone Sudoccidentale della Colma di Mombarone


Iniziano già verso metà mattinata i primi vapori dalla dorsale Cavalgrosso-Cavalpiccolo


I laghi di Pasci come appaiono dalla cresta meridionale della Colma di Mombarone


Il Rifugio Mombarone sormontato dal monumento al Redentore posto in vetta


Graziano in prossimità del Rifugio Mombarone


Una vera orgia di vapori e foschie fuoriescono dalla "fucina" del gruppo Monte Mars, Monte Mucrone e Monte Camino. All'estrema sinistra è visibile la Punta Tre Vescovi, prima destinazione della giornata


La presenza di alcuni nevai sui pendii Nordorientali del Mombarone ci obbliga a cercare il prima possibile la linea di cresta in direzione della Punta Tre Vescovi


Giovanna e Graziano alle prese con facili passaggi su roccette...


...ed anche Tiziano pare godersela su questo fantastica linea spartiacque tra la Val d'Aosta ed il Piemonte


In secondo piano il Mont Velan ed il Gran Combin


Dalla Punta dei Tre Vescovi è ben comprensibile quanto quest'area sia veramente una "fucina" di vapori e nuvole sulla pianura del Canavese e del Biellese


Giovanna, Tiziano e Graziano in vetta alla Punta Tre Vescovi


La vetta della Colma di Mombarone come appare dalla Punta Tre Vescovi


Graziano in vetta alla Punta Tre Vescovi


In secondo piano, da sinistra, il Gruppo del Gran Paradiso e la Grivola


Tiziano nuovamente in cresta verso la Colma di Mombarone. Sullo sfondo, adiacenti alle foschie, i Lyskamm ed il gruppo dei Breithorn


Graziano e Giovanna ci anticipano verso la vetta della Colma di Mombarone...


...mentre alle nostre spalle abbandoniamo malinconicamente la Punta Tre Vescovi


In primo piano il Testa Grigia che nasconde parzialmente la mole del Cervino. Sulla sinistra, un altro gigante Valdostano, il Dent d'Herèns


Le abitazioni dell'Alpe Mombarone come appaiono dalla vetta della Colma di Mombarone


Panorama dalla vetta


Dense foschie si innalzano dal Colle delle Lace


In lontananza, l'elegantissima Grivola come appare dalla vetta del Mombarone


Dense foschie sul Cavalpiccolo


Enrico, in un passaggio inverosimilmente esposto, sulla cresta Sud del Mombarone in direzione della Bocchetta di Quarn


Giovanna osserva i laghi di Pasci


Segnavia presso la Bocchetta di Quarn


In discesa sul nevaio posto a Ovest della Bocchetta di Quarn. E' ben visibile, oltre alla vetta, lo spallone Sudoccidentale della Colma di Mombarone, su cui ha sviluppo il sentiero di salita


In discesa dalla Bocchetta di Quarn


Un abitazione prossima all'intersezione tra il sentiero che scende dalla bocchetta sopracitata ed il sentiero "normale" che sale lo spallone Sudovest del Mombarone


Sassifraga a foglie opposte


Primula Pedemontana


Altra fioritura di Calta Palustre


Splendida orchidea sambucina 


Primula odorosa


Infine un anemone nemorosa.. . Alla prossima...



15 commenti:

  1. Bella escursione e belle immagini come sempre, ami fotografare il paesaggio e le persone che sono con te, ma ho notato che in tutti i post non ci sono immagini che ti ritraggono!! Ciao Christian

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    1. Meglio risparmiarvi il dispiacere Christian!!! Un abbraccio e buona serata...

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  2. Proprio spettacolare, peccato non aver potuto partecipare

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    1. Professore, grazie do cuore per quanto mi insegni gratuitamente sulla botanica! Sei davvero una persona squisita e dalle notevoli conoscenze! Come ci vediamo andiamo al campelli come si era detto qualche tempo fa! Un super abbraccio per tutti voi...

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    2. Come gratuitamente, non hai ricevuto la fattura? ;P

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    3. Buahahahaha! Birra offerta alla prossima passeggiata! Promesso...

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  3. Devo ammettere che lo scritto è gradevolissimo e le foto fantastiche come sempre.
    Ragion per cui, sei (quasi) giustificato per la lunghissima attesa

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    1. Grazie mille graziano! Dai che ci si vede mercoledì per quattro passi! Solito grande abbraccio...

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  4. Grazie per avermi accolta come una vecchia amica anche se era la nostra prima escursione!
    Grazie Manuel per aver descritto l'escursione ed immortalato i momenti con foto bellissime.
    Grazie infine ad Enrico per il suo spirito avventuriero, giocoso e pieno di vita (ho scoperto la tua eta' ... Incredibile!!!)

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    1. Non devi assolutamente ringraziare nessuno! La montagna unisce... Altre ancora insieme... Un caro saluto...

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