Situato nel sottogruppo della M.a.g.a, lungo il crinale che separa la Val Brembana dalla Valle Seriana, il Monte Alben si presenta agli occhi dell'osservatore come una grande scogliera dolomitica, incomparabile quanto a severità nell'intero contesto delle Prealpi Bergamasche. La sua caratteristica forma a ferro di cavallo si erge severa e maestosa sulle vaste praterie che la fasciano ad Occidente, ma è nell'opposto versante Orientale che questa montagna mostra tutta la sua inospitalità, offrendo numerose vie di carattere alpinistico grazie alla consistente presenza di canali, torrioni, ripide pareti e guglie calcaree. Via Clipper alla Cima della Croce, la Bonatti al Torrione di Brassamonti, il Canale Ilaria, la ferrata Pierangelo Maurizio e Hotel California sulla Nord della Croce sono solo alcuni dei molteplici esempi che rimarcano la severità del versante Est/Nordest di questo massiccio montuoso, che senza azzardo alcuno può ricordare vagamente lo scosceso pendio Occidentale del Resegone di Lecco. Ed è paradossalmente tra queste rocce e dirupi che l'Alben ha modo di offrire al viandante anche il suo lato più benevolo ed a mio giudizio attraente, con aggraziate fioriture che culminano nella recente scoperta della Primula Albenensis (il cui rinvenimento risale circa agli anni '80), raro ed affascinante endemismo che fiorisce tra Aprile e Giugno. Protetta in senso assoluto, è questa una fioritura con aerale estremamente ristretto il cui habitat naturale sono nicchie, forre e rupi di roccia calcareo-dolomitica, in posizioni generalmente rivolte a Nord, dunque umide ed ombreggiate. Escursione del 24 Giugno scorso in compagnia di Mario, foto con Canon 750d...
Note tecniche:
Difficoltà: EE (E fino al Passo della Forca, EE la cresta Nord del Monte Alben)
Dislivello : 702 metri
Sviluppo : 7,08 Km
Interesse : botanico, paesaggistico
In automobile, per chi proviene da Bergamo, si sale al Passo di Zambla e si imbocca sulla destra una comoda strada che, prima asfaltata e poi sterrata, scende con direzione meridionale al Passo delle Crocetta (indicazioni stradali per itinerari al Monte Alben). Dopo alcune centinaia di metri, è possibile posteggiare l'autovettura sul ciglio destro della pista forestale, in corrispondenza di una palina segnavia che sorge sul lato opposto della strada. La palina segnavia invita ad incamminarsi sul
sentiero 501 (seguire per La Forca, Baita Nembrini e Monte Alben) che, con
lieve pendenza, va serpeggiando all'interno di un gradevole bosco di
latifoglie. Dopo alcune decine di minuti, in prossimità di un enorme faggio, il
sentiero compie una decisa svolta verso Sudovest, conducendoci oltre il limite
boschivo ed immettendoci nella parte mediana dell'ampio canalone che scende dal
Colle di Brassamonti. Una serie di ripidi tornanti permette quindi di
guadagnare il passo sopracitato (non prima di aver attraversato spettacolari
prati di anemoni, genziane e sassifraghe), oltre il quale con un lungo
traverso, si tagliano scoscesi pendii prativi per raggiungere un evidente
bivio, posto nei pressi della base Nordest del Torrione di Brassamonti. Per chi
lo volesse, in pochi minuti di agevole cammino, è possibile far visita alla
Baita Nembrini, piccolo edificio appartenente al Cai di Valserina, alle spalle
della quale si trova un grande anfratto roccioso (vedasi fotografia) da cui
hanno sviluppo alcune vie di stampo alpinistico. Viceversa, chi non volesse
abbandonare il 501, non deve far altro che proseguire sulla destra del bivio
sopracitato per raggiungere in una manciata di minuti l'ampio valico del Passo
della Forca (1848 metri), capace di bucolici scenari grazie ai dolci pendii del
versante Occidentale. Alla nostra destra, cioè a Nord, è visibile l'ampia
cresta che conduce alla Cima della Croce, isolato satellite Settentrionale del
Monte Alben, raggiungibile in circa 15 minuti di cammino dal Passo della Forca.
Noi seguiremo però a sinistra (segnavia 501 per il Monte Alben) per immetterci
sin da subito sulla rocciosa cresta Nord dell'Alben, capace di offrire
divertenti passaggi (max II grado) su facili ed a volte esposte roccette. Dopo
i primi piacevoli metri, si è obbligati ad infilarsi in una fessura, oltre la
quale, con un breve passaggio esposto, si ritorna sul sentiero che serpeggia
armoniosamente tra i vari pinnacoli calcarei di questo massiccio. Tutto risulta
agevole finchè non ci si porta alla base di un breve ma ripido canalino
roccioso (II grado) che, seppur non esposto, bisogna risalire con le dovute
attenzioni. Nuovamente un tratto di sentiero pianeggiante e si guadagna un
colletto roccioso dal quale è evidente la parte terminale di questo gradevole
itinerario. Con pendenze che vanno aumentando, si percorrono infine gli ultimi
metri verosimilmente esposti fino a raggiungere la croce di vetta che
contrassegna la massima elevazione di questo affascinante massiccio calcareo.
Discesa per lo stesso percorso di salita...
Traccia gps...
La palina segnavia che sorge in corrispondenza laddove è possibile parcheggiare l'autovettura (le indicazioni riportano Baita Nembrini, La Forca e Monte Alben con segnavia 501)
Fuoriusciti dal bosco ecco apparire l'ampio vallone da risalire per raggiungere il Colle di Brassamonti
Uno splendido anemone sul sentiero 501
Tra le foschie, è intuibile sulla sinistra, l'anticima Nord del Monte Alben. La foto è stata scattata dai pressi del Colle di Brassamonti...
...raggiunto il quale è evidente il lungo traverso che permette di guadagnare il Passo della Forca. Alla sinistra del Passo, l'evidente parete gialla che caratterizza il versante Orientale del Torrione di Brassamonti
Palina segnavia al Passo della Forca
Dal Passo della Forca ha anche sviluppo (in direzione opposta a quella che noi utilizzeremo, e cioè verso Nord) il sentiero che guadagna la vetta della Cima della Croce
Noi seguiremo però verso Sud, immettendoci sin da subito sulla cresta Settentrionale del Monte Alben
Il sentiero che percorre la cresta Nord è fatto ad arte...
...aggirando numerosi pinnacoli rocciosi e guglie calcaree...
...alternando facili ma esposti passaggi di arrampicata
Splendide genziane affiorano dai prati durante la salita
Mario in uscita da una breve ma esposta parete...
...oltre la quale il sentiero torna nuovamente comodo e sottocresta
Di riflesso, la cresta percorsa fino ad ora. Siamo circa a metà percorso ed alle spalle di Mario (all'estrema sinistra in fotografia) è distinguibile la Cima della Spada, satellite isolato del gruppo dell'Alben
Probabilmente è questo il passaggio più difficile della cresta. Un breve ma erto canale, non esposto, la cui difficoltà non supera comunque il II grado alpinistico...
...Mario alle prese con le rocce calcaree dell'Alben
Il sentiero, nuovamente a mezza costa e sottocresta, conduce infine ad un colletto roccioso ben intuibile in questa fotografia
Fioritura di Rododendro nano
Mario oltre il colletto roccioso sopracitato e prossimo agli ultimi ripidi metri per la vetta del Monte Alben
Primula Albenensis, rarissima ed affascinante fioritura dal ristrettissimo aerale
Alle nostre spalle, foschie a parte, il colletto roccioso con gli ultimi metri di sentiero a mezzacosta. Poi andrà in cresta esposta fino alla vetta...
Gli ultimi metri in cresta
Non si vede nulla!!! Croce di vetta del Monte Alben
Dalla vetta, causa foschie, è appena intuibile la cresta Sud del Monte Alben, altro panoramico itinerario da abbinare con la salita dal Canale del Ripetitore
Targa sulla croce di vetta
Autoscatto! Grazie Mario per avermi fatto compagnia, sei un ottimo amico!!!
In discesa dalla vetta
Tarassaco comune
Dense foschie sulla linea di cresta del Monte Alben
Altro splendido anemone sul sentiero 501
Facili passaggi in cresta...
...che resta però a volte esposta
Mario prossimo nuovamente al Passo della Forca
Fioritura di Lino
La cavità, o meglio l'enorme grotta, posta alla base del Torrione di Brassamonti
La baita Nembrini, alla base del versante Est del Torrione dei Brassamonti
Peccato non aver potuto esserci.
RispondiEliminaComplimenti scontati a te per le foto, ma i maggiori complimenti sono tutti per Mario
chissà che fatica ad essere da solo a sopportarti :D
Conosco poco l' Alben, ma quel paio di volte che ci son stato mi è piaciuto.
L' essere a cavallo delle due valli lo rende particolarmente panoramico e come morfologia mi ricorda molto le montagne di casa.
PS Ma Mario non ha fatto foto?
Non ricordo d'averne viste di sue
Un abbraccio Manuel !
Hai ragione, povero Mario, solo tutto il giorno con me! Le sue foto? Vai a capirlo, le aveva postate poi le elimina dopo alcuni giorni! Peccato perché erano davvero gradevoli!
EliminaBella gita, fatta due volte, peccato per le nubi, bravi Manuel e Mario!
RispondiEliminaSiamo andati esclusivamente per cercare la albensis! Puoi chiedere a Mario, ero troppo desideroso di vederla dal vivo dato che mancava nel mio database! Ovviamente l ha trovata lui mentre io come un pirla fotografavo un rododendro nano! Mah...
EliminaMontagna che non conosco, molto bella e come hai sottolineato tu d'apetto dolomitico, le nubi basse purtroppo hanno penalizzato il belvedere.Ciao Manuel
RispondiEliminaCiao Christian, il monte alben è davvero uno scoglio dolomitico! Il versante orientale precipita sulla valle del riso regalando splendidi itinerari di tipo alpinistico! Se mai ti capitasse è a mio giudizio tra le più belle montagne delle prealpi bergamasche! Buona serata...
EliminaFoto belle
RispondiEliminaGrazie tesoro...
EliminaBravo max ma stai sempre attento
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