venerdì 3 marzo 2017

Cima di Piazzo (2057 m.) dai Piani di Artavaggio - Valsassina - Lombardia

Posto ad una quota indicativa di 1700 metri sul livello del mare, questo vasto territorio in provincia di Lecco ben si presta per molti sport estivi ed invernali, tra cui scialpinismo, mountain bike, escursionismo, ciaspole ed alpinismo. Numerose, rinomate e molto frequentate le montagne che cingono a Nord questa sezione Prealpina, tra cui spiccano per morfologia del territorio il dolomitico Zuccone dei Campelli e l'elegante piramide del Monte Sodadura. L'eccezionale esposizione di questo pianoro e l'oggettiva comodità nel raggiungerlo tramite  la funivia Moggio-Artavaggio, rientrata in funzione nel 2006 grazie all'acquisizione da parte del limitrofo comprensorio di Bobbio, ne fanno una meta piuttosto inflazionata durante i fine settimana, meglio dunque frequentarla nei giorni lavorativi per chi ne avesse l'opportunità. In considerazione delle personale conoscenza che ho di quest'area ho preferito per quest'oggi mantenermi il più delle volte fuori sentiero (ovviamente non pubblicherò la traccia gps con il rischio di aumentare incertezza nell'orientamento), pertanto la prospettiva di alcune immagini potrebbe apparentemente risultare falsata. Escursione del 1 Marzo 2017 in compagnia di Enrico e Mario, foto con Canon Eos 6d...

Eventualmente per avere un quadro più completo dell'area dei Piani di Artavaggio, consiglio di visionare i post sottolinkati che riguardano alcune salite alle vette del comprensorio:

https://manuelpermonti.blogspot.it/2016/03/monte-sodadura-2010-m-valsassina.html (Monte Sodadura da Moggio)

https://manuelpermonti.blogspot.it/2015/03/lombardia-piani-di-artavaggio-monte.html (Monte Sodadura e Cima di Piazzo da Moggio)

https://manuelpermonti.blogspot.it/2016/07/zuccone-dei-campelli-2161-m-dai-piani.html (Zuccone dei Campelli e Cristo delle vette dai Piani di Artavaggio)

Note tecniche :

Difficoltà : E 

Dislivello : 572 metri

Sviluppo : per ragioni fotografiche non ho seguito alcuna logica di percorso dunque il dato in mio possesso non è attendibile 

Interesse : paesaggistico, rurale


Moggio è un piccolo paese della Valsassina agevolmente raggiungibile in autovettura dal Colle di Balisio. Esso è servito da funzionali impianti di risalita (12 euro a/r) che permettono di risparmiare circa 750 metri di dislivello. Chi invece volesse rinunciare alla comodità della funivia, poco oltre la stazione a valle degli impianti, in prossimità di un tornante destrorso (sulla strada che sale alla Culmine di San Pietro), sorge un ampio piazzale sterrato dove poter posteggiare l'autovettura. Qui ha sviluppo un'evidente sentiero che sale nel bosco con pendenze mai eccessive fino ai Piani di Artvaggio (palina segnavia 24 per Rifugio Sassi Castelli, Rifugio Nicola, ed altri ancora). Una volta raggiunto il soleggiatissimo pianoro non resta che incamminarsi sulla sterrata che conduce dapprima al Rifugio Nicola ed oltre al Rifugio Cazzaniga-Merlini. Oltre quest'ultimo edificio, bisogna proseguire indirizzandosi verso la cresta meridionale della Cima di Piazzo, alla cui base è possibile scegliere se mantenersi sul filo spartiacque oppure tagliare a mezzacosta poco sotto di esso. Entrambe le "vie" sono prive di difficoltà ed, in circa venti minuti di cammino, è possibile raggiungere la vetta nei cui pressi sorge una graziosa madonnina. La discesa avviene per lo stesso itinerario di salita fino al Rifugio Cazzaniga-Merlini, laddove, anziché imboccare la strada sterrata utilizzata per l'andata, si perde quota sul versante Occidentale (sulla sinistra dell'ingresso per meglio intendersi) abbassandosi gradualmente tra dolci e sinuose ondulazioni. Il percorso è privo di segnavia, dunque meglio conoscerlo in caso di nevicate che ne cancellino le tracce. Esso intercetta dopo circa mezz'ora di comodo cammino il sentiero numero 30 che collega i Piani di Artavaggio ai Piani di Bobbio (Sentiero degli Stradini). Non resta che da seguirlo in direzione meridionale fino a portarsi alla base di alcune rocce strapiombanti (palestra di arrampicata) oltre le quali si attraversa una pista da sci e si risale alla cappelletta votiva dei Piani di Artavaggio. La stazione a monte della funivia è parzialmente visibile sulla destra e raggiungibile in pochi minuti di agevole cammino.



Le eleganti linee del Monte Sodadura


Salendo sulla sterrata che conduce al Rifugio Nicola ed al Cazzaniga-Merlini ecco apparire alla nostra destra la cresta Sudoccidentale del Monte Sodadura. 


Escursionisti in prossimità dello spigolo che sorge sulla cresta Nordoccidentale del Monte Sodadura. Essendo privi di ramponi, ma colti da non comune buonsenso, rientreranno senza aver toccato la vetta a causa del vetrato presente sulle rocce dello spigolo


L'ex Rifugio Aurora, posto nella parte superiore dei Piani di Artavaggio


Esempio di ostinata sopravvivenza alla stagione invernale


Grandangolo sul settore Occidentale del Monte Sodadura 


Poco oltre il Rifugio Nicola, proseguendo sulla sterrata, ecco apparire il Rifugio Cazzaniga-Merlini, laddove si andrà a prendere la traccia per la Cima di Piazzo (visibile sulla destra della fotografia)


Il Monte Sodadura nel suo versante Nord/Nordovest


La Cima di Piazzo con evidenti le tracce che salgono per la comoda cresta meridionale o traversano a mezzacosta il pendio Sudoccidentale


Il Monte Legnone dalla Cima di Piazzo


Il Pizzo dei Tre Signori dalla Cima di Piazzo


In primo piano, lo scosceso versante Nordoccidentale del Pizzo Baciamorti e del Monte Aralalta. In secondo piano, da sinistra, le piramidi della Corna Piana, del Pizzo Arera e, spostandosi sulla destra, il Monte Menna ed il Grem.


Madonnina di vetta


Dal pendio Sudoccidentale della Cima di Piazzo risulta ben visibile la sterrata che collega il Rifugio Cazzaniga-Merlini al Rifugio Nicola. E' davvero impossibile perdersi.


Pizzo Baciamorti e Monte Aralalta 


Il Monte Sodadura con il Rifugio Nicola


Grandangolo verso il gruppo dello Zuccone dei Campelli


Il bivio che si incontra scendendo dal versante Sudoccidentale del Cazzaniga-Merlini. La palina è posta all'intersecazione con il sentiero 30 (che collega Artavaggio a Bobbio). Alla prossima...

8 commenti:

  1. Eccezionale come sempre caro Manuel������

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  2. Belle foto amico, in quei posti ameni ci siamo conosciuti e la Cima di Piazzo è la prima fatta insieme! ;-)

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    1. Non ricordavo professore! Però hai ragione, in quell occasione conobbi te, Duilio, Claudio e via dicendo... Un abbraccio immenso

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  3. Questa zona è una delle tue classiche mete, mi ricorda molto l'alto appennino emiliano, della neve allo stato attuale ne avete più voi, comunque la passeggiata fà bene al corpo e sopratutto alla mente. Foto preferita: il solitario bastone di legno con la "bandiera di ghiaccio", composizione semplice e pulita, peccato il leggero sfuocato nella parte alta comunque personalmente la ritengo una composizione bellissima. Un abbraccio Manuel

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    1. È per me un richiamo artavaggio caro Christian! Il matrimonio, i miei primi passi sui monti, i giochi con le figlie, le notti con la moglie... Una seconda casa per me, un abbraccio

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