sabato 25 luglio 2015

Monte Saccarello (2200 m.), Cima Ventosa (2096 m.), Cima Valletta (2093 m.) e Monte Frontè (2152 m.) - Valle del Tanarello - Liguria

Oggi siamo sul punto più elevato della Liguria, il Monte Saccarello, da cui hanno origine le linee spartiacque che separano tre fantastiche, selvagge ed isolate vallate: Tanaro e Valle Argentina in Italia, Roya in territorio francese. La semplice passeggiata porta oltretutto sul baricentro simbolico dell'identità culturale brigasca; piccola comunità formatasi su queste pendici e capace di mostrare come la montagna possa fungere da cerniera piuttosto che da barriera divisoria naturale. Il percorso ha in comune per buona parte l'Alta Via dei Monti Liguri ed, in minor parte, La Via Alpina e l'antica Strada Marenca, tutto ciò, se aggiunto alle splendide fioriture, la fauna particolare ed i panorami eccezionali, fanno di questo itinerario un super classico per gli amanti della montagna. In totale poco meno di 5 ore e mezza ma a passo piuttosto spedito, ancora foto con obsoleta Panasonic Fz7...

Note tecniche :

Difficoltà : E (comoda ed ampia sterrata fino al Passo del Tanarello. Poi tutto per dorsale o facili creste su sentieri ben segnalati. Lo sviluppo del percorso è piuttosto lungo)

Dislivello : 1001 metri

Sviluppo : 22,40 Km

Interesse : botanico, faunistico, storico-militare, paesaggistico, culturale

Nel mio caso, da Finale Ligure si imbocca l'autostrada per Ventimigia e si esce ad Albenga, proseguendo poi per Pieve di Teco e successivamente Monesi di Mendatica. A monte, si trova la piccola frazione di Monesi di Triora, ove è possibile trovare parcheggio in prossimità dell'inizio della sterrata. Ho poi scoperto, grazie ad un guardia caccia che mi ha raggiunto in jeep, che è possibile proseguire in automobile fino agli alpeggi superiori dato che la strada è transitabile nel periodo estivo. Ciò permette un risparmio di circa 400 metri di dislivello, al lettore eventualmente scegliere....
Dunque, borsa frigo in spalla (non avevo lo zaino in Liguria!!!) imbocco la sterrata con passo spedito fino ad un bivio in prossimità di un casolare con segnavia (Rifugio San Remo). Piegando a sinistra si prosegue sempre su ampia sterrata fino a raggiungere dopo numerosi tornanti il Passo del Tanarello, contrassegnato da un cippo in pietra. Sulla destra (Nord), per facile dorsale erbosa, si perviene agevolmente alla prima vetta di giornata, Cima Ventosa (2096 metri), da cui è splendido il panorama sul Monte Missun, sulla Punta Farenga e sul Monte Bertrand. Ridisceso rapidamente dalla dorsale, transito nuovamente dal Passo del Tanarello ma anziché incamminarmi nuovamente sulla più bassa sterrata, prosegue per comoda traccia sull'ampia dorsale che con direzione meridionale conduce verso il Monte Saccarello. Toccata la calotta erbosa del Monte Tanarello, si perde quota verso il Passo di Basera ove si incrocia nuovamente la rotabile. Ignorandola, proseguiamo ancora per dorsale che in pochi minuti ci porta sulla vetta del Monte Saccarello (2200 metri), contrassegnata da un alto cippo marmoreo piuttosto discutibile. Molto affascinanti in quest'area le fortificazioni militari, che vi consiglio di visitare. Una sosta di circa venti minuti basta abbondantemente per ritonificare i muscoli e far si che si riprenda il cammino verso l evidente statua del Cristo Redentore, posta sull'anticima orientale del Saccarello; meriterebbe un'attenta ed approfondita discussione una piaga del genere posta in un contesto di così tanta bellezza ma, evitando incazzature personali, mi limito ad alcuni dati. Posta nel 1901 e completamente in materiale bronzeo, ad eccezione del basamento di un bel calcestruzzo soffocante e pietre, supera ampiamente i 10 metri di altezza!!! Va beh, tralasciata ed ignorata una simile scultura, proseguo sempre per dorsale, ora con direzione Est e, senza possibilità di errore, tocco l'elevazione della Cima Valletta della Punta (2093 metri) alle pendici della quale sorge il Rifugio San Remo. La traccia ora perde lo spartiacque e diviene sentiero poco dopo questo edificio, indirizzandoci obbligatoriamente verso il Passo di Garlenda, ricco di fioriture come pochi altri mai visti in giro per le Alpi. Il Monte Frontè (2152 metri) si innalza davanti a noi, non resta che da percorrere il comodo sentiero che incrocia in prossimità di alcuni ruderi militari la cresta Nordest di questa bella montagna. La si sale comodamente fino a raggiungere la bianca Madonna posta sulla vetta di questa piramide erbosa nel lontano 1955. 
Foto di rito con uno sterminato mare di nubi sul mare e torno infine al Passo di Garlenda dove una palina segnavia invita a perdere quota in direzione di Monesi di Triora. La vegetazione è fittissima, rododendri ovunque ed erba alta alle ascelle celano quello che dovrebbe essere il sentiero e complicano non poco il progredire, ma a vista risulta  tutto abbastanza intuibile. Decido dunque di scendere a mio piacimento per questi pratoni, in cerca di fioriture, zecche che puntualmente ho preso e fauna decisamente ricca....Come per il Monte Bertrand, gita resa fastidiosissima per via delle numerose mosche, tafani e calabroni presenti in quest'area geografica che non danno spazio ad un solo minuto di pace!!!!


Non è una traccia gps, ma trovando una cartina, mi auguro torni utile per meglio comprendere l'area geografica. In blu, ovviamente, il mio percorso...


Marmotta


Marmotta...Erano ovunque!!!!


Un bel giglio martagone


Segnavia presso il Passo del Tanarello. 


In primo piano la Punta Farenga, mentre in secondo piano, alla sua sinistra, il Monte Missun come appaiono dalla vetta della Cima Ventosa


Splendida fioritura di semprevivi montani


L'ampio calottone del Monte Saccarello così come appare dalla sua dorsale settentrionale. Sulla sinistra sono visibili i ruderi di antiche fortificazioni militari


Panorama verso Nord dalla vetta del Monte Saccarello. Da sinistra, il Monte Bertrand, il Monte Missun, il Marguareis e le Saline


Ruderi militari


Sporgendosi un attimo, ecco apparire lo scosceso versante Sudoccidentale del Monte Saccarello


La statua bronzea del Cristo Redentore...


Dalla cresta per la Cima Valletta della Punta, ecco un bel paesino in territorio francese


Una rara Nigritella


Panorami 


Il Rifugio San Remo


Il Monte Saccarello


Qui ha termine la traccia per dorsale e la sterrata che si sviluppa poco al di sotto di essa. Alle mie spalle ha inizio un sentiero che agevolmente condurrà al Passo di Garlenda e poco oltre alla vetta del Fronté


Questa è l immagine di riflesso rispetto alla foto precedente. Abbiamo da poco superato il Passo di Garlenda ed il sentiero ci indirizza comodamente verso la cresta Nordest del Monte Fronté


Ecco apparire la vetta....


....contraddistinta dalla presenza di questa statua marmorea della Madonna. Pare che alcuni anni fa, sia stata nuovamente posata o restaurata a seguito di un fulmine che la dilaniò durante un temporale estivo 


Il Monte Garlenda come appare dalla vetta del Monte Fronté


Altri ruderi miltirari


Questa foto è fatta con i cellulare... La pubblico esclusivamente per evidenziare lo sterminato mare di nubi che sovrastano il Mar Ligure


Son partito proprio da li...Monesi di Triora come appare dalla vetta del Monte Fronté


Nel frattempo le prime nubi assediano la vetta del Monte Saccarello, Sulla sinistra è visibile il Rifugio San Remo e questa foto fa ben comprendere quello che è tutto il lungo percorso per dorsale


Il Passo di Garlenda al mio ritorno...


Peregrinando tra prati, fiori, zecche....


...ed anche qualche femmina di cervo (almeno credo!!!)...
Alla prossima...








2 commenti:

  1. Grazie del pensiero, belle le immagini delle fioriture, anche l'itinerario così vario è decisamente interessante, un saluto a tutti.

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    1. Contraccambio con affetto un saluto a tutta la tua famiglia...

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