venerdì 6 novembre 2015

Monte Podona (1227 m.) da Lonno - Val Seriana - Lombardia

La città di Bergamo è circondata a Nord da una serie di colli, alture e montagne che "appartengono" di fatto all'orografia di questa provincia. Con un evidente conformazione a semiarco, queste vette rappresentano rispettivamente la porta di ingresso  sulla Val Brembana, con il Canto Basso ed il Canto Alto, e sulla Val Seriana, con la Corna Filaressa, il Monte Costone ed il Monte Podona. E' proprio quest'ultima cima, posta nel settore Nordorientale di quest'area ad attrarre maggiormente le nostre attenzioni per via delle maggiori difficoltà rispetto alle sue limitrofe. La modesta quota non deve trarre in inganno perché, se vero che questo itinerario non presenta particolarità difficoltà, è altrettanto reale quanto questa montagna sia inadatta a gente poco esperta. La passeggiata proposta si sviluppa infatti per metà del suo percorso su sentiero segnalato ma piuttosto accidentato (ripido ed un poco esposto in alcuni suoi passaggi), mentre il sentiero di discesa è adatto a chi ha buona conoscenza dell'orientamento o comunque pratico della zona in oggetto. Piuttosto si prosegua dalla vetta per il colle di Salmezza e si rientri agevolmente in paese per il segnalato "sentiero basso". Foto con Sony Alpha 390... 

Note tecniche :

Difficoltà : E+

Dislivello : 514 metri

Sviluppo : 6,20 Km

Interesse : paesaggistico, rurale

Da Bergamo si sale a Lonno e si posteggia l'automobile presso l'ampio piazzale antistante la Chiesa. Percorsa brevemente la via Podona (segnavia 535 per Monte Podona e Selvino già nella piazza), un segnavia a vernice sulla destra del ciglio stradale ci indirizza sulla mulattiera per la forcella di Lonno (vedasi fotografia). Salita decisamente ripida per una decina di minuti, poi la mulattiera diviene più agevole e, dopo aver piegato a sinistra, conduce al quadrivio che sorge nei pressi della sella boscosa sopracitata. Una palina segnavia viene in aiuto ed evitando le diramazioni per Selvino, per il Monte Valtrusa e per il traverso alto, si piega decisamente a Nord passando nei pressi di un evidente roccolo abbandonato (alla nostra destra), oltre il quale il sentiero si impenna tra rocce affioranti. Il bosco qui scompare, lo strappo è un poco faticoso ma il panorama sulla Val Cavallina e sulle Orobie fa dimenticare ogni eventuali fatiche (segnavia 534A). Risalito dunque questo erto costone prativo, il sentiero degrada, conducendoci in un chiaro bosco di betulle, carpini, ginestre e arbusti di vario genere. Si perviene quindi ad un ampio colle boscoso, ove sorge un traliccio dell'alta tensione: non resta altro da fare che proseguire sulla linea spartiacque fino a raggiungere la croce sull'anticima del Monte Podona. Proseguendo ora con maggiore attenzione, si percorre la cresta che, in circa 25 minuti, conduce sulla vetta, con buoni panorami sulle alture bergamasche, e sui rilievi più meridionali della Val Brembana e della Val Seriana. Per chi non volesse complicarsi la vita, dalla cima è già visibile in direzione Nord il colle di Salmezza (1003 metri), ove sorge l'omonimo abitato con tra l'altro una bella chiesetta. Bisogna semplicemente percorrere l'agevole cresta Settentrionale del Podona fino a raggiungere il colle, dal quale si dirama il sentiero 534 che riporta a Lonno. Chi volesse invece seguire i nostri passi, ridiscesi di alcuni metri sulla cresta Settentrionale, si noterà una traccia che sulla sinistra "precipita nel bosco" (direzione Nordoccidentale). Con attenzione si perde quota mantenendosi su di una costola della montagna fino a raggiungere una sua depressione. In fronte a noi uno sperone roccioso non permette di proseguire quindi, piegando a destra, senza alcuna traccia ma con percorso intuibile si scende nuovamente in direzione di una valletta boscosa che però non andrà raggiunta. Si perdono solo alcune decine di metri dalla sella sopracitata poiché alla nostra sinistra è osservabile una radura. La si raggiunge riprendendo quella che era la costola sopracitata, ove si ritrova una debole traccia che, per ripidi prati conduce in prossimità di una singolare area, nota come il "Macho". Qui sorgono alcune sculture in metallo, pare realizzate da un ex olimpionico di cui però non conosco il nome. Si attraversa questa zona decisamente insolita, fino a portarsi presso l'ingresso di quest'area, nei pressi del quale si incrocia il "sentiero alto". Dirigendosi infine verso Sud, su traccia più evidente (ma non è un sentiero), si percorre in traverso buona parte del versante Occidentale della montagna. Superate alcune baite diroccate, presso un bivio non segnalato, si piega a destra riportandosi man mano su quello che è il sentiero basso, da seguire per l'ultimo Km fino a al punto di partenza di questa appagante passeggiata.    



Traccia gps...


Dopo aver imboccato la via Podona nel paese di Lonno, appare sulla destra l'indicazione in foto per intraprendere la salita al Monte Podona


Segnavia presso la Forcella di Lonno. Qui si abbandona il sentiero 535 per Selvino e si imbocca sulla sinistra una ripidissima traccia che condurrà all'anticima Sud del Monte Podona. A destra, un comodo sentiero, porta sulla vetta del Monte Valtrusa, eventuale facile variante...


La Corna Filaressa come appare dal ripido costone per l'anticima


Colori autunnali


 Dall'anticima meridionale del Monte Podona, ecco apparire la cresta che condurrà alla vera vetta. Potrebbe apparire banale ma il sentiero scavalca spesso roccette, inoltre è piuttosto accidentato, dunque un minimo di cautela!!!


La croce dell'anticima meridionale del Monte Podona


Un agevole passaggio sul sentiero che si mantiene in cresta


La croce di vetta del Monte Podona


Enrico fotografa il gruppo del Monte Alben. Da sinistra, Cima la Spada, Cima la Croce e Monte Alben


L'ombra del Podona si proietta sull'abitato di Selvino. In lontananza il Monte Poieto (abbruttito dagli impianti di risalita) e la Cornagera 


L'abitato di Salmezza presso l'omonimo colle. Per chi non conoscesse bene queste zone è consigliabile proseguire dalla vetta in direzione di Salmezza e rientrare quindi a Lonno per il segnalato "sentiero basso"


Nelle foschie, Monte Costone, Resegone e Grigna Meridionale dalla vetta del Monte Podona


Panorama dalla vetta verso il gruppo del Monte Alben


Enrico in discesa sul ripido costone Nordoccidentale del Monte Podona


L'abitato di Salmezza al tramonto presso l'omonimo colle


Macro su foglia con rugiada


Pubblico questa foto esclusivamente per meglio orientarsi. Scendendo per una rada traccia dalla vetta del Podona, è osservabile ad un certo punto dall'alto questo curioso palo. Bisogna passarvi sotto per ritrovare una traccia più marcata che...


...conduce sotto questo arco di latta, ove si incrocia il sentiero alto che, piegando in direzione Sud, riconduce al paese di Lenno...Alla prossima e attenzione a non perdersi, piuttosto usate i sentieri segnalati!!!

6 commenti:

  1. Bel giro, spero che la gamba inizi a non far più male

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    1. La gamba non fa male professore! Ma non va assolutamente bene, reagisce gonfiandosi dopo ogni sforzo, sia bicicletta che montagna... Sembra liquido, ma non so... Probabilmente mi farò vedere ancora d chi mi ha operato prossima settimana...

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  2. L' autunno è speciale per le fotografie ! E tu riesci a farlo in maniera stupenda. Ma .. probabilmente mi son perso qualcosa :/ Cosa hai alla gamba?

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  3. Grazie dei complimenti Graziano... Grazie di cuore... Per la gamba... È lunga a raccontare... In sintesi, sospettavano un tumore sulla terza fascia muscolare del quadricipite della gamba dx... Risonanza, operazione... Dall istologico non si è poi rivelato .. Maligno ma di origine probabilmente traumatica perché tendine e tessuto muscolare erano ok... Ed ora mi sto lentamente riabilitando... Un abbraccio

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  4. E sta a riposo allora ! ;-)
    Tanto sei giovane e di tempo d'andare a spasso ne hai
    Consiglio da vecchio rompiballe ;-)
    Anche se anch' io ho fatto le mie strapazzate da giovane e non sono pentito

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  5. Graziano...gliene abbiamo già dette di ogni per il recupero tranquillo del ginocchio....ma...come ben dici,anche noi abbiamo fatto le stesse caxxate in gioventù...e chissà,anche ora sarebbe difficile rimanere fermi...;-))
    Bel giretto Manuel e Enrico,diciamo...il giusto per le tue condizioni,queste splendide giornate autunnali ci stanno regalando colori e panorami eccellenti.
    Complimenti e comunque...riguardati!!! ;-D
    Ciao a tutti!

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