lunedì 2 novembre 2015

Monte di Lenno (1589 m.), Monte Galbiga (1698 m.), Monte di Tremezzo (1700 m.) e Monte Crocione (1641 m.) dall'Alpe Boffalora - Valle d'Intelvi - Lombardia

Siamo oggi nel settore Occidentale del Lago di Como, con una passeggiata straordinariamente panoramica per via delle numerose dorsali e creste che bisogna percorrere. Le quattro principali elevazioni che si andranno a calpestare, oltre che dominare questa piccola area Prealpina posta nel settore Orientale della Valle d'Intelvi, concedono magnifici scorci sul Lario e sul Ceresio, appagando anche il più esigente fotografo o escursionista che qui vi metta piede. Nonostante siano montagne di "facile accesso" grazie a larghe mulattiere e strade bianche,  bisogna tenere conto che lo sviluppo del percorso è decisamente sopra la media. Non vanno inoltre dimenticate le solite dovute cautele poiché i sentieri corrono su prati molto ripidi, capaci spesso nel periodo invernale di grandi valanghe. Di notevole interesse storico anche le testimonianze della Grande Guerra: trincee, pezzi di artiglieria del battaglione Galbiga e numerosi pannelli esplicativi permettono, qualora non vi fosse interesse per le vette, un validissimo itinerario didattico-militare sulla famosa Linea Cadorna. I pendii sopra il Lago di Como furono infatti oggetto di una imponente opera difensiva in vista di un eventuale e temuto attacco nemico.

Note tecniche :

Difficoltà : E 

Dislivello : 743 metri (in considerazione dei numerosi saliscendi per creste)

Sviluppo : 14,3 Km

Interesse : paesaggistico, storico-militare, rurale 


Da Como si prosegue per Cernobbio, quindi si percorre la sponda Occidentale del lago fino ad Argegno, dove si abbandona la statale Regina e si devia sulla provinciale in direzione della Valle di Intelvi. All'ingresso del piccolo paese di Pigra, raggiunto anche dalla funivia che sale da Argegno, si piega a sinistra verso l'Alpe di Colonno, fino ad un parcheggio sterrato posto poco oltre il Rifugio Boffalora (1252 metri, vedasi foto per meglio comprendere). Siamo nella depressione di cresta che divide il Monte di Lenno (noto anche come Poncione di Ossuccio) dalla Cima della Duaria (1447 metri) e davanti a noi la strada si biforca. Incamminandosi sulla destra, si segue brevemente la strada asfaltata che sale in direzione dell'Alpe Ossuccio ma, in prossimità di un tornante sinistrorso, la si abbandona per imboccare la dorsale meridionale del Monte di Lenno. Ovviamente le pendenze si accentuano, la vetta risulta comunque vicina e la si raggiunge per ampia cresta erbosa. Bisogna ora scendere dal versante opposto che ripidamente conduce alla bocchetta su cui sorge la splendida Alpe di Lenno, con annessa pozza di abbeverata per il bestiame. E' ben visibile in fronte a noi l'erboso spallone sudoccidentale del Monte Galbiga. Non resta che da risalirlo per traccia di sentiero fino a che le pendenze diminuiscono in prossimità della vetta, caratterizzata da una croce metallica e da una terribile spianata di bitume. Il Rifugio Venini Cornelio, posto alla Bocchetta di Galbiga, attrae adesso la nostra attenzione e lo si raggiunge in pochi minuti scendendo dalla dorsale Sudorientale della montagna, ricongiungendoci anche alla strada asfaltata che sale dal Rifugio Boffalora (la utilizzeremo per la discesa!!!). Evidenti segnavia ci invitano a proseguire per il Colle di Tremezzo su di una splendida mulattiera militare, che corrisponde a quella che una volta era la Linea Cadorna. Appostamenti e trincee caratterizzano questa facile ed appagante traversata che in circa 20 minuti conduce al colle sopracitato, ove sono davvero numerose le testimonianze militari. Sempre sulla comoda mulattiera, si aggira ora un ripido costone e si perviene all'Alpe di Mezzegra, laddove oltrepassato un brutto ripetitore si apre un panorama sul Lario che ha del grandioso. Qui ha termine la strada militare che lascia posto ad un sentiero tramite il quale si raggiungono i ruderi dell'Alpe di Tremezzo (vero gioiello di questa escursione) ed oltre, per breve dorsale, la vetta del Monte Crocione. Ridiscesi ai ruderi dell'alpeggio sopracitato, anziché ripercorrere il sentiero utilizzato per la salita, bisogna indirizzarsi verso l'evidente dorsale Nordorientale del Monte di Tremezzo, maggiore elevazione delle quattro odierne. Senza particolari apprensioni si giunge quindi ai 1700 metri della vetta, su cui sorge una piccola madonnina. Ridiscendiamo infine per la cresta Nordoccidentale che conduce nuovamente al Colle di Tremezzo dove, per comoda strada militare, in circa 20 minuti si ritorna al Rifugio Venini. Non restano che da percorrere gli ultimi Km su noiosa strada asfaltata che in circa un'ora ci porterà al parcheggio presso l'Alpe Boffalora. Gita del 30 Ottobre in ottima compagnia di Enrico, Pietro e Mario...Foto con Sony Alpha 390...    



Traccia Gps...


Dal parcheggio sterrato posto poco oltre il Rifugio Boffalora risulta già ben visibile la prima dorsale da risalire. E' quella del Monte di Lenno e ad accoglierci ci sono i suoi splendidi colori autunnali


Giusto per non sbagliare...Strada a destra per salire all'Alpe di Ossuccio ed al Monte di Lenno


Dalla strada è già ben visibile il Monte di Lenno, prima meta odierna


I colori autunnali ci danno il benvenuto in Val Intelvi...


...presso questo tornante ci sono due possibilità. O seguire la noiosa strada che conduce all'Alpe Ossuccio oppure andare a prendere la dorsale meridionale che porterà in maniera più diretta sulla vetta del Monte di Lenno 


E' mattina presto ed i colori dell'autunno la fanno da padrone...


...come ben si può osservare anche da questa foto


Dalla dorsale meridionale del Monte di Lenno appare molto ampio il panorama verso Ovest


Pietro sulla comoda dorsale del Monte di Lenno. La cima è contrassegnata da una bandiera dell'Italia in latta


Dalla vetta del Monte di Lenno ecco apparire il Lago di Lugano...


...ma non solo


Mario ed Enrico con alle spalle la dorsale Nord del Monte di Lenno dalla quale siamo scesi per...


...raggiungere l'Alpe di Lenno


Poco oltre la pozza di abbeverata dell'Alpe di Lenno ecco lo spallone Sudoccidentale del Monte Galbiga...


...risalito il quale, su comoda ed ampia cresta, si perviene alla seconda vetta odierna, il Monte Galbiga


Panorama sul Lago di Como dalla vetta del Monte Galbiga...


...ma sono i boschi ad attrarre oggi la mia attenzione


Alcuni appostamenti militari presenti presso il Colle di Tremezzo


La splendida e sinuosa strada militare come appare dalle pendici del Monte di Tremezzo. In lontananza è distinguibile il Monte Galbiga


Panorama dalla strada militare della Linea Cadorna. Sulla sinistra, la piccola piramide in ombra è il Sasso Gordona, mentre alla sua destra (in centro alla foto) il Monte Generoso. A destra il Monte di Lenno...


Panorama sul Monte Crocione dall'Alpe di Mezzegra. Fantastica la posizione dell'Alpeggio di Tremezzo, vera perla di questa escursione


Il Lago di Porlezza dall'Alpe di Tremezzo


Alpe di Tremezzo e Monte Crocione


Pietro arriva in vetta al Monte Crocione. E' visibile in questa foto buona parte del tracciato di cresta di questa bella passeggiata


Pietro in vetta al Monte Crocione


Non fosse altro che per quell'orribile ferraglia, dalla vetta del Crocione il panorama è eccezionale sul promontorio di Bellaggio e le diramazioni del Lago di Como...


Grandangolo dalla vetta del Monte Crocione...A sinistra, spicca per mole il Monte Legnone mentre al centro il Pizzo dei Tre Signori


La semplice dorsale Sudorientale del Monte di Tremezzo che bisogna percorrere per portarsi in vetta


Panorama dalla dorsale Sudorientale del Monte di Tremezzo


La madonnina di vetta...In lontananza gli inconfondibili profili della Grigna Settentrionale e della Grigna Meridionale


Panorama dalla vetta del Monte di Tremezzo


Il Rifugio Venini Cornelio con in lontananza il Monte di Tremezzo


Splendidi colori autunnali...


...al punto di apparire quasi color ruggine i boschi...


Alla prossima...


4 commenti:

  1. Gran belle foto Manuel, questo servizio mi ha ispirato, ci andrò

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  2. Con la moglie al tramonto professore! Fides... Un abbraccio...

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  3. Altri bei passi in terre di montagna! Salire, salire sempre..perché un po' più in alto è sempre "un po' più meglio" !! ;)

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