E' senz'ombra di dubbio il profilo dentellato più celebre di Lombardia, nonché la maestosa montagna immortalata da Alessandro Manzoni, Giosuè Carducci e Carlo Emilio Gadda, è insomma semplicemente il Resegone di Lecco. Esso tratteggia nel cuore di ogni appasionato della montagna il simbolo di una natura vicina, tangibile, ma allo stesso tempo severa ed impervia. Da un punto di vista geologico esso fa parte del gruppo che si estende dal Monte Due Mani allo Zuccone dei Campelli, risultando quindi costituito da dolomia principale. La massima elevazione del massiccio è la Punta Cermenati, ma tutta la sua lunga cresta è costellata da numerose vette, tredici per l'esattezza, che ne caratterizzano il profilo al punto tale da renderlo unico in tutto l'arco Alpino. A dispetto della quota non eccelsa ma grazie alla propria conformazione geologica, ricca cioè di versanti scoscesi e dirupati, questa montagna rappresenta da decenni una meta ambita per schiere di alpinisti ed escursionisti. L'intera rete sentieristica è ampia e variegata, sia per difficoltà che per tematismi: sono infatti numerosi gli itinerari qui presenti, al punto di passare da semplici passeggiate didattiche ad impervi e ripidissimi canaloni. Resti sotto inteso che il Resegone rappresenta una meta da non sottovalutare, in quanto i numerosi canaloni che ne solcano il versante meridionale richiedono prudenza ed abitudine a percorsi tecnici e lo stesso percorso qui presentato va affrontato con le dovute cautele (sentiero 1 noto per essere la "direttisima" da Versasio). Passeggiata del 1 gennaio, foto con Sony alpha 390...
Note tecniche :
Difficoltà : E+ (nella parte superiore dell'itinerario il sentiero ha alcuni passaggi attrezzati. Inoltre è indispensabile utilizzare le mani perché, seppur banali, sono presenti numerose roccette che portano in esposizione)
Dislivello : 1475 metri
Sviluppo : 16,94 km
Sviluppo : 16,94 km
Interesse : paesaggistico, faunistico
Da Lecco si segue per Versasio fino a raggiungere l'ampio piazzale della funivia dei Piani di Erna. Abbandonata l'autovettura, bisogna incamminarsi sul lato meridionale del parcheggio, ove sorge un ampio pannello sul quale sono riportate svariate destinazioni (vedasi fotografia). Si cammina per alcuni minuti su di un accidentato sentiero fino ad incrociare una strada asfaltata che andrà seguita sulla destra per alcune centinaia di metri. Essa termina infatti in prossimità di un cancello alla cui sinistra ha inizio una mulattiera che in circa 20 minuti conduce alla soleggiata frazione Costa (segnavia numero 1 per Monte Magnodeno, Monte Resegone, Rifugio Piazza). Raggiunto questo grazioso nucleo di baite, si piega a sinistra traversando caratteristici vicoli, lambendo poi la cappelletta al cui interno è posta la Madonnina del Resegone e giungendo infine al Rifugio Stoppani (segnavia 1). Oltrepassato questo edificio si prosegue nel bosco fino a che, dopo aver superato una baita (vedasi fotografia), ci si trova davanti ad un bivio (vedasi fotografia). Il sentiero 1 prosegue diritto ma oggi opto per il sentiero 1a che piega a sinistra (Nord) e sale ripidamente nel bosco fino a raggiungere i Piani di Erna (è noto come il Sentiero della Sponda). Fuoriusciti dal limite boschivo, si attraversano alcune baite e villette fino ad incrociare la strada sterrata che permette di raggiungere in pochi minuti la sempre affollata vetta del Pizzo di Erna (purtroppo la funivia agevola queste orde di gitanti ma oggi se ne sono visti davvero pochi!!!). Da questa vetta è ben visibile verso Nordest la stazione a monte della funivia che andremo ad oltrepassare per perdere poi quota e giungere alla sella pascoliva nota come Bocca di Erna, ove si diramano numerosi sentieri (palina segnavia). Indirizzandoci sul numero 5, traverseremo più alti rispetto al numero 1, fino a che essi, dopo circa 15 minuti di cammino dalla sella sopracitata, si intersecano in prossimità di un quadrivio (il sentiero 5 presenta un breve passaggio attrezzato, il sentiero 1 no, a voi scegliere). Da questo crocevia privo di paline segnavia, non resta che da seguire la numerazione 1 (sono comunque presenti molti segnavia a vernice sui massi), traversando l'impervio versante meridionale del Resegone con gli occhi sbarrati grazie alle affascinanti prospettive sui dirupati canaloni Bobbio e Comera. Una volta raggiunto il Pian Serrada (oggi strapieno di camosci al pascolo!!), si svolta decisamente a Nordest mantenendosi alti sul versante Occidentale del Canale di Valnegra. Roccette, passaggi attrezzati ed esposizione più marcata rendono particolarmente gradevole il progredire in questa sezione di itinerario capace di regalare scorci panoramici di primissimo livello come solo il Resegone ne è capace. Il Rifugio Azzoni è oramai ben visibile, posto com'è all'apice del Canalone di Valnegra. Non resta dunque che raggiungerlo per piegare poi a sinistra in direzione della Punta Cermenati, massima elevazione di questa affascinante, severa ed impervia montagna. Discesa per lo stesso itinerario di salita...
Traccia gps...
Il cartello presente sul lato meridionale del parcheggio della funivia dei Piani di Erna (la fotografia è stata presa dall'escursione al Monte Magnodeno)
Le baite della frazione Costa (fotografia fatta al rientro perché in ombra la mattina)
Segnavia presso la frazione Costa. Ovviamente a sinistra, sempre sul sentiero 1!!! (fotografia fatta al rientro perché in ombra la mattina)
Rifugio Stoppani (fotografia fatta al rientro perché in ombra la mattina)
La baita oltrepassata la quale....
...ci si trova davanti ad un bivio (io a sinistra per il Sentiero 1a della Sponda, più diretto e ripido per i Piani di Erna)
Finalmente in luce alla Bocca di Erna. Visibile a sinistra la Grigna Settentrionale, a destra il Monte Due Mani
In prossimità dell'ombra in primo piano è visibile il Rifugio Stoppani da cui arriviamo...In luce anche il pendio attraverso il quale sale il sentiero della Sponda ai Piani di Erna
Al Pian Serrada finalmente i primi raggi di sole. In primo piano la cresta della Giumenta del Monte Magnodeno
Il sole inizia ad illuminare i meravigliosi torrioni calcarei del versante meridionale del Resegone
Il sentiero aggira spesso e volentieri numerose protuberanze rocciose, come in questo caso dove...
...tramite un passaggio attrezzato ci si porta sul versante della Valnegra...
...dal quale finalmente è visibile il Rifugio Azzoni, con l'adiacente canalone di Valnegra
Panorama dalla vetta verso Nord
Panorama verso il calcareo Gruppo dell'Alben
Da sinistra, Grigna Meridionale, Grigna Settentrionale e sullo sfondo il Monte Legnone
Argh!!!! Qualcuno si è preso il "mio" posto sulla Torre di Valnegra
Panorama verso Occidente dalla Punta Cermenati
Il sentiero da cui si è provenuti con alla sinistra il solco del Canalone di Valnegra
In luce l'armoniosa dorsale dei Canti... Sullo sfondo, spicca per mole al centro della fotografia, il Pizzo Arera
Rifugio Azzoni e Punta Cermenati
Panorama da Punta Cermenati
Ambiente unico nel contesto Prealpino
Il Canalone Comera
Breve passaggio attrezzato sul sentiero per i Piani di Erna
Rosa di Natale
Resegone di Lecco
Panorama dalla vetta del Pizzo di Erna
La croce di vetta del Pizzo di Erna
Il giusto premio per una bella ed appagante passeggiata...Torta del Resegone, acquistabile presso il Bar adiacente la stazione a valle della funivia...Alla prossima, ed occhio ai dolci che alzano il diabete...
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