giovedì 18 agosto 2016

Zucco Barbesino (2152 m.) dai Piani di Bobbio - Valsassina - Lombardia

Il Gruppo dello Zuccone dei Campelli è un imponente massiccio calcareo le cui forme ricordano vagamente un ferro di cavallo, coronato da numerosi torrioni e pinnacoli rocciosi. La maggiore elevazione di questo massiccio montuoso, si erge elegante e maestosa sul sottostante anfiteatro naturale della Valle dei Camosci, conca straordinariamente severa e solitaria nonostante la relativa vicinanza del comprensorio sciistico di Bobbio. Davvero numerose le vette qui presenti che, seppur non presentando mai dislivelli particolarmente significativi, permettono di effettuare escursioni di tipo alpinistico, circondati da un ambiente che può far pensare con piacere alle lontane Dolomiti. Zucco di Pesciola, Corna Grande di Valtorta, Denti dei Mughi, Zucco Barbesino ed altri loro satelliti, grazie alla presenza di un paio di vie ferrate (Minonzio per lo Zuccone dei Campelli e Pesciola per l'omonima vetta) e di alcuni canaloni, si prestano ad appaganti e più che gratificanti salite estive ed invernali, marcando ulteriormente il carattere alpinistico di questo massiccio montuoso. Per fama e frequentazione "spiccano" due canali invernali, posti nel settore Nord/Nordoccidentale del gruppo: nello specifico sono il Canalone dei Camosci, con l'eventuale variante alta per il Cristo delle Vette, e il Canale della Madonna allo Zucco di Pesciola. Entrambi mai difficili, ma dall'inevitabile approccio alpinistico, ben si prestano alle attenzioni di tutti coloro che, andando per gradi, hanno intenzione di muovere i primi passi di arrampicata o, nella stagione invernale, con picozza e ramponi. E' comunque possibile evitare "avvicinamenti" di tipo alpinistico al massiccio utilizzando alcuni dei sentieri che, per quanto aerei, permettono di camminare evitando l'utilizzo delle mani. E' questo il caso dello Zucco Barbesino, localizzato nel settore Nordoccidentale del gruppo ed erroneamente snobbato in favore del "fratello maggiore". Questa vetta rappresenta infatti a tutti gli effetti uno straordinario pulpito panoramico sulle cime circostanti e, per facilità di accesso, risulta meta ideale per chi volesse avvicinarsi cautamente a questo scosceso gruppo della Valsassina. Passeggiata del 11 Agosto scorso in compagnia del Professor Enzo, foto con Canon 750d...

Note tecniche :

Difficoltà : E (prestare attenzione agli ultimi metri di cresta perché esposti in alcuni passaggi)

Dislivello : 526 metri

Sviluppo : 6,60 Km

Interesse : paesaggistico, botanico

Barzio è un piccolo abitato della Valsassina facilmente raggiungibile dal Colle di Balisio. Questo paese è piuttosto noto per il comprensorio sciistico che sorge sul proprio territorio, ottimamente servito da efficienti impianti di risalita che, per chi volesse utilizzarli (12 euro a/r), permettono di risparmiare un noioso cammino nel bosco. Giunti dunque ai Piani di Bobbio con l'ovovia, non resta che indirizzarsi verso il Rifugio Lecco (palina segnavia presso la stazione a monte della funivia) senza però raggiungerlo. In prossimità della Valle dei Camosci, bisogna infatti seguire la sterrata che lambisce lo skylift e termina in corrispondenza di una casetta di legno posta al termine del piccolo impianto di risalita (vedasi fotografia). Ha qui inizio un sentiero (segnavia a vernice bianco rossi) che, mantenendosi sulla sinistra idrografica di una valletta, permette di farci guadagnare quota fino a raggiungere la dorsale Occidentale dello Zucco Barbesino. Un'ampia ed affascinante dolina andrà seguita sull'orlo Orientale per salire nuovamente e raggiungere un bivio dove, a destra si affrontano una serie di facili roccette, mentre a sinistra si guadagna quota per sentiero. Poco oltre le due tracce si ricongiungono nuovamente e bisogna seguire il filo della dorsale che andrà facendosi sempre più aerea e stretta ma mai difficile. Il percorso è pressoché obbligato e, superato un risalto roccioso si affrontano delle rocce che, seppur esposte, non presentano particolari problemi data la presenza di ottimi appigli. Oltre non resta che da percorrere gli ultimi metri di cresta per raggiungere con gli occhi spalancati la vetta dello Zucco Barbesino, contrassegnata da un semplice paletto in metallo. Chi volesse proseguire oltre questa elevazione sia a conoscenza che il sentiero assume difficoltà ben differenti dato che a pochi metri di distanza ha inizio la ferrata Minonzio, caratterizzata da passaggi esposti e per nulla banali che richiedono preparazione ed adeguata attrezzatura. Discesa per lo stesso itinerario di salita... 



Traccia gps...


Escursionisti sulla sterrata che, dalla stazione a monte della ovovia, conduce ai Piani di Bobbio ed al Rifugio Lecco


I segnavia sono comunque chiari ed è pressoché impossibile sbagliare


La Grigna Meridionale come appare dai Piani di Bobbio


La Grigna Settentrionale come appare dai Piani di Bobbio


La casetta in legno posta al termine dello skylift nella Valle dei Camosci. Alle spalle è evidente il sentiero che sale a guadagnare la dorsale Ovest dello Zucco Barbesino


Il Monte Due Mani e lo Zucco di Desio (sommità boscosa) dal sentiero


In questa fotografia siamo all'apice della valletta appena risalita. E' intuibile il percorso fin d'ora fatto dato che risulta ben visibile la casetta di legno all'interno della Valle dei Camosci


Dal lembo dell'enorme dolina posta sulla dorsale Occidentale del Barbesino, ecco apparire il Pizzo dei Tre Signori (a sinistra) e la Corna Grande di Valtorta (a destra in ombra)


Purtroppo data l'ora questa foto è un controluce, ma si intuisce la linea della Cresta Ongania allo Zucco di Pesciola (sviluppo di 400 metri per dislivello complessivo intorno ai 150 metri e passaggi di IV)


L'enorme dolina (cavità circolare simile ad un imbuto) presente sulla dorsale Occidentale dello Zucco Barbesino


Panorama dalla dorsale verso i Piani di Bobbio. In basso sulla destra, la dolina sopracitata...


Un gregge di pecore


Enzo su facili roccette che conducono poi alla cresta vera e propria del Barbesino


Da sinistra, Zuccone dei Campelli, Cristo delle vette e Zucco di Pesciola come appaiono dalla cresta Ovest dello Zucco Barbesino. Risulta da questa fotografia ben evidente il conoide detritico posto sulla verticale del Cristo delle Vette e da cui hanno sviluppo una serie di canali citati nella prefazione.


Panorama dalle roccette che conducono alla cresta terminale


Ultimi metri di cresta per la vetta dello Zucco Barbesino


Il Professore in vetta


Altro controluce (purtroppo), ma ben si intuisce il favoloso colpo d'occhio sul gruppo dei Campelli dalla vetta del Barbesino. Sullo sfondo, l'inconfondibile profilo del Resegone 


Sul versante Nordorientale ecco apparire dalla vetta la Corna Grande di Valtorta (in primo piano), il Pizzo dei Tre Signori ed il Gruppo dei Ponteranica-Valletto


Al centro della fotografia, la profonda incisione della Canale della Madonna allo Zucco di Pesciola (relazionata nel blog)


Il Gruppo delle Grigne come appare dalla vetta dello Zucco Barbesino


Il bellissimo Zucco di Pesciola come appare dalla vetta dello Zucco Barbesino


La maggiore elevazione del gruppo, lo Zuccone dei Campelli, così come appare dalla vetta del Barbesino


Com'è ben osservabile dalla fotografia, il panorama dalla vetta dello Zucco Barbesino è davvero di primissimo livello in considerazione della quota non certo eccelsa


Dalla vetta, la parte settentrionale della Valsassina con in parte visibile un lembo del Lago di Como. Sulla destra della valle, le elevazioni del Monte Muggio, Cima di Olino e Cimone di Margno


In ombra, il Pizzo dei Tre Signori, in primo piano ed in luce, la Corna Grande di Valtorta, estremo satellite settentrionale del Gruppo dei Campelli


Il professore pronto per la discesa verso i Piani di Bobbio


Verso il passaggio più aereo dell'intera escursione


Panorama dalle roccette di cresta


Enzo sulla cresta Ovest dello Zucco Barbesino. Il passaggio è banale ma molto panoramico


Sulla sinistra ed in secondo piano, il Pizzo Mellasc, sulla destra in ombra il Pizzo dei Tre Signori. In primo piano la cresta Ovest della Corna Grande di Valtorta


Le Grigne dominano lo scenario su tutto il versante Occidentale...


...ma c'è posto anche per una fioritura di Sassifraga Squarrosa


Le bastionate settentrionali dello Zucco Barbesino rappresentano una vastissima parete alta oltre 300 metri. Sullo sfondo, i Denti dei Mughi con l'omonima bocchetta


Fioritura di Sassifraga Mutata


Campanula Raineri


Il viso sorridente del Professore per aver trovato in due metri quadri quattro specie floreali differenti


Panorama dalla stazione a monte della funivia. Sullo sfondo l'inconfondibile profilo dei Corni di Canzo


La dorsale Ovest dello Zucco di Barbesino come si presenta dalla stazione a monte degli impianti di Bobbio


Una parte degli scudi (a sinistra) e la Grigna Settentrionale (a destra). Alla prossima...



4 commenti:

  1. Me le sono guardate con piacere, bella escursione insieme, caro amico!

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    1. Poi metterò tutto su chiavetta dato che ci sono molti scatti che ti riguardano... Un caro saluto amico mio...

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