martedì 30 agosto 2016

Punta Valnera (2754 m.) da Estoul - Val d'Ayas - Valle d'Aosta

Collocata sullo spartiacque che divide la Val d'Ayas dalla Valle di Gressoney, e più precisamente nel settore Sudorientale della splendida Conca di Palasina, la Punta di Valnera è particolarmente apprezzata per il suggestivo ed ampio panorama che si gode dalla sua cima. Unitamente ai poderosi contrafforti del Monte Bieteron ed allo scosceso versante Occidentale del Monte Ciosè contribuisce alla creazione della valle glaciale dei Laghi di Estoul, specchi d'acqua di rara bellezza che fanno di questa micro regione un'autentica perla delle Alpi Pennine. Si tenga inoltre presente che la varietà panoramica, floreale e geologica che offrono i versanti delle montagne sopraelencate invita a percorrere un escursione con sviluppo ad anello, capace di amplificare ulteriormente il contesto naturale in cui si è immersi. L'elevata presenza di laghi (se ne contano a decine) e di vette (se ne contano altrettante) fanno infatti di questa conca glaciale un ambiente raramente osservabile nell'intero arco alpino. Mi sento inoltre di consigliare per gli escursionisti più allenati, eventuali concatenamenti con altre cime di notevole interesse panoramico, quali il Corno Bussola, la Punta Palasina, la Punta di Valfredda o il Corno Vitello affinché si possa ottenere un quadro quanto più completo possibile di quest'affascinante ed appartato angolo delle Alpi Pennine. Escursione del 23 Agosto scorso in compagnia di Enrico, con cui ho festeggiato la mia seicentesima differente vetta, foto con Canon 750d...

Note tecniche :

Difficoltà : EE (Turistica fino al Rifugio Arp perché su ampia strada sterrata, EE per la vetta)

Dislivello : 954 metri

Sviluppo : non avendo dietro il gps non ho purtroppo un dato attendibile

Interesse : panoramico, geologico, glaciologico, floreale


Usciti a Verrès dall'autostrada A5 Torino-Aosta, si prosegue in direzione della Valle d'Ayas (chiare indicazioni stradali) fino ad arrivare al borgo di Brusson. Poco oltre quest'ultimo abitato, un bivio suggerisce di seguire a destra per raggiungere Estoul e parcheggiare nei pressi di un tornante destrorso alla cui sinistra sorge un piccolo impianto di risalita (seggiovia). Si costeggia dunque la seggiovia salendo più o meno ripidamente per prati (piste da sci invernali) fino a raggiungere una casetta di legno posta in prossimità della strada sterrata che ha inizio dall'ampio parcheggio di Estoul, localizzato qualche centinaio di metri oltre il tornante destrorso da cui abbiamo intrapreso il cammino (volendo evitare la ripida salita, è possibile incamminarsi sulla sterrata fino a che essa lambisce il termine della seggiovia, oppure utilizzare l'impianto quando aperto). Incrociata dunque la sterrata, la seguiamo verso sinistra (Nordovest) per attraversare l'Alpe Chavanne, oltre la quale bisogna evitare di perdere quota (una strada scende a sinistra in direzione del torrente) per mantenersi sulla destra ed inoltrarsi nel vallone di Palasina (è a sua volta da ignorare sulla destra la deviazione per il Lago Litteran). Sempre per strada agrosilvopastorale si guadagna quota fino a raggiungere un enorme macigno, laddove la sterrata si sdoppia nuovamente (è presente una palina segnavia, da seguire sulla destra il sentiero 5F per il Rifugio Arp). In meno di mezz'ora dal bivio sopracitato, si raggiunge la terrazza prativa su cui sorge la struttura del Rifugio Arp ed alle cui spalle è evidente il sentiero che andremo a percorrere per raggiungere il Colle di Valnera (vedasi fotografia per meglio orientarsi). Ci incamminiamo dunque sulla pista intervalliva 105 (che coincide fino ad un bivio con il 5 ed il 5C) entrando in un vallone oltre il quale la pendenza diminuisce. Superati un paio di ricoveri per pastori, si perviene ad un grande ometto di pietre con segnavia: ignorata a sinistra la deviazione per il Colle di Valfredda, si prosegue a destra indirizzandosi verso il Colle di Valnera, raggiungibile senza particolari difficoltà dopo aver attraversato un'ampia pietraia. Con percorso ora obbligato, si guadagna infine la cresta Sudovest della Punta di Valnera, da percorrere con le dovute attenzioni perché coperta di sfasciumi instabili. E' l'unico passaggio "delicato" di tutta l'escursione poiché è richiesto un buon equilibrio oltre che ad una refrattarietà alle vertigini (purtroppo la cresta non è arrampicabile e l'instabilità è davvero notevole). La cima, non molto spaziosa, regala però un colpo d'occhio che ha davvero pochi eguali, dunque attenzione, ma ne vale la pena. Dopo aver apprezzato il vastissimo panorama, si percorre a ritroso la cresta fino al Colle di Valnera, dal quale bisogna piegare a sinistra (Sud, segnavia 6A) per indirizzarsi verso i Laghi di Estoul. Si tratta di una discesa un poco ripida all'interno di un ampio canale erboso che comunque non richiede particolari doti escursionistiche. Una volta oltrepassati i laghi, si lasciano sulla sinistra le "Sei Dita" rocciose di Estoul ed a circa metà della conca glaciale si incontra un macigno sul quale è  evidenziata a vernice la deviazione per la Bocchetta di Eclou (numero 6B). Quest'ultima andrà ignorata in favore del sentiero che scende a valle (in comune 6A/6B) e che, in prossimità di una "presa per l'acqua", diviene nuovamente sterrata. Mantenendosi su di essa si arriva ad incrociare, dopo una ripida discesa, una strada agrosilvopastorale che andrà seguita sulla destra per riportarsi nuovamente agli impianti di risalita, dai quali, per prati, si giunge nuovamente al tornante da cui ha avuto inizio questa escursione (è anche possibile scendere più direttamente a Estoul evitando di seguire la strada agrosilvopastorale sulla destra e mantenendosi sul sentiero 6A/6B che però comporterebbe un breve passaggio sul tanto odiato asfalto per ritornare alla macchina).



Cartina del percorso


Dopo aver oltrepassato l'Alpe Chavanne ecco finalmente apparire le prime elevazioni del Vallone di Palasina. Sono, da sinistra, la Punta Guà ed il Monte Chiapa


Panorama dalla sterrata che sale al Rifugio Arp


Enrico sulla sterrata contrassegnata come 5F


La splendida ed inconfondibile piramide del Monte Emilius...


...e l'altrettanto affascinante Grivola


Il Rifugio Arp...


...da cui è grandioso il panorama verso il settore Occidentale della Conca di Palasina (sulla sinistra, ancora il Monte Chiapa)


Palina segnavia posta alle spalle del Rifugio Arp. Ovviamente da seguire il sentiero 5 che coincide per buon tratto con il 105, noto quest'ultimo per essere l'intervallivo che collega la Val d'Ayas con la Valle di Gressoney


Enrico in prossimità di un ricovero sul sentiero 5/105. E' visibile nel fondovalle il bivio della sterrata laddove abbiamo piegato a destra per risalire al Rifugio Arp (numerato come 5F, vedasi eventualmente la cartina)


Sulla destra, il maestoso Corno Bussola (3023 metri), massima elevazione della Conca di Palasina


Eriofori con in secondo piano il versante Nordorientale del Monte Bieteron


Bivio tra il sentiero per il Colle di Valfredda e l'omonima Punta (segnavia 105) ed il Colle di Valnera/Laghi di Estoul (segnavia 5/6a)


Panorama da una elevazione a Sudovest del Colle di Valnera. Si nota la conca glaciale con i numerosi Laghi di Estoul, alla cui sinistra si trova la Bocchetta di Eclou, posta in prossimità dell'ombra proiettata dalle 6 Dita di Estoul. In lontananza gli inconfondibili profili delle Dame di Challand, la cui maggiore elevazione è la Becca di Viou


Dalla elevazione di cui sopra, ecco Enrico al Colle di Valnera con la cresta Sudovest dell'omonima punta che ci condurrà ai 2754 metri di vetta


Eccezionale il panorama dal Colle di Valnera verso il Corno Bussola e la piana dei Laghi di Palasina. Il più vasto, nonché ben visibile, è il Lago della Battaglia. Sulla sinistra della fotografia, si scorge la sagoma del Monte Bianco


Splendida fioritura di Semprevivo Montano sulla cresta Sudorientale della Punta di Valnera


Panorama verso il Colle di Valnera. Sulla destra il vallone utilizzato per la salita, con ben visibile il bivio utilizzato per salire al Rifugio Arp. Per la discesa, utilizzeremo il vallone di sinistra.


Panorama su gran parte del versante meridionale del Monte Rosa così come appare dalla Punta di Valnera


Dalla vetta della Punta di Valnera, panorama su tutta la Conca di Palasina sormontata dal Corno Bussola. In secondo piano, sulla sinistra è intuibile il Monte Bianco, sulla destra, il Gran Combin ed il Mont Vèlan


Panorama dalla vetta verso la conca glaciale dei Laghi di Estoul. Sulla destra il poderoso Monte Bieteron, mentre sulla sinistra, ancora il trittico noto come le Dame di Challand. Per quanto sia ridotta la fotografia, è inoltre intuibile il sentiero che utilizzeremo per la discesa verso Estoul


Da sinistra, Punta di Valfredda, Corno Vitello e Castore


Gruppo montuoso sulla linea spartiacque della Val Gressoney


Attraversato qualche settimana fa per la salita alla Punta Giordani, ecco apparire in ben differenti condizioni il Ghiacciaio di Indren (al centro), con alla sua sinistra il Ghiacciaio Orientale del Lys ed alla sua destra il Ghiacciaio di Bors. Sono inoltre distinguibili una serie di 4000 che, da sinistra, sono la Punta Dufour, il Balmenhorn, la Piramide Vincent, la Punta Gnifetti e la Punta Giordani


Il maggiore (e più alto) dei Laghi di Estoul così come appare dalla Punta di Valnera


I Lyskamm come appaiono dalla Punta di Valnera


Il Lago della Battaglia così come appare dalla vetta della Punta di Valnera. Sulla destra, poco più alto, è visibile una porzione del Lago Pocia


Il Rifugio Arp così come appare dalla vetta


Il Colle del Lys sormontato dalla Punta Dufour


Dalla vetta della Punta di Valnera, ecco apparire il Corno Vitello


Al centro della fotografia sulla linea dell'orizzonte, la mole imponente del Gran Combin. In primo piano da sinistra, il Corno Bussola, la Punta Piure e la Punta Palasina


In basso, sempre dalla vetta, ecco apparire il Colle di Valfredda, passaggio obbligato per l'omonima vetta


Con l'inseparabile amico Enrico. Migliaia di Km percorsi insieme, centinaia di vette, decine di imprevisti...


Panorama dalla Punta di Valnera verso la Valle di Gressoney


In questa immagine tutta la passione per la montagna e la fotografia...


...ma la cresta è da affrontare con cautela perché esposta e maledettamente detritica (qui siamo circa a metà)


Altra splendida fioritura di Cerastio in cresta


Le particolari tonalità rossastre che caratterizzano la parte mediana della cresta Sudovest della Punta di Valnera


Tappeto di Eriofori presso il Lago superiore di Estoul. Sullo sfondo, da sinistra, le Sei Dita di Estoul ed il versante Settentrionale del Monte Ciosè


Sulla destra, la Punta di Valnera così come appare dai Laghi di Estoul. Al centro della fotografia, il Colle di Valnera...


Eriofori


Il bivio per la Bocchetta di Eclou (eventualmente per raggiungerla seguire il 6B)


Il versante Sudorientale del Monte Bieteron


Il versante Nordoccidentale del Monte Ciosè come appare dal sentiero di discesa 6A per Estoul


Alla prossima...E attenzione alle creste detritiche...










11 commenti:

  1. Bella escursione Manuel, complimenti a te e a Enrico. Mi sono perso un'altra Valle D'Aosta quest'anno ... vedremo di rimediare l'anno prossimo!

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    1. Dai che alla Giordani eri presente!!! Sono lacrime di coccodrillo le tue!!! :P

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  2. BELLISSIMA ZONA !
    Io la conosco solo in veste invernale, perché (da giovane)ho fatto lì alcune scialpinistiche.
    Scritti e foto che documentano la salita, come sempre, molto gradevoli e accattivanti.
    Poi immagino che con la piacevole compagnia di Enrico, la salita sia stata perfetta.
    Un salutone a tutti e un arrivederci a presto.
    ( appena il dentista me lo permetterà :-( )

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    1. Bentornato senior! Spero presto di rivederti! Grazie come sempre per le belle parole e preparati che è arrivata l ora del blinnenhorn! Per pochi convocati dato il notevole dislivello e impegno fisico! Un abbraccio caro amico

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  3. Bravo Manuel, sei andato in Valle d'Aosta .... che purtroppo conosco poco ... anzi per niente, solo un anno di ferie estive di 21 anni fà e una breve parentesi a un corso CAI di ghiaccio. Ottima la composizione e la cura dei particolari delle immagini come sempre (in particolar modo degli .... Eriofori ...azzz ma quanto sono ignorante in botanica :P )

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    1. Troppo gentile Christian! Bene o male in Val D'Aosta qualche giro ogni anno lo facciamo, ha posti davvero splendidi, basta saper cercarli! In merito alla botanica, non farti ingannare, non avessi il professore che mi segue sarei ben peggio! Un abbraccio e buona giornata

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    2. Christian .. .. guarda che non te la conta giusta.

      Primo: non è il professore che lo segue, ma lui che a ogni passo lo importuna.
      (un po' lo faccio anch' io ma con mooooolta moderazione)

      Secondo: Prima di mettere foto e nomi gli telefona ancora e poi magari sbaglia ugualmente.
      ;-) ;-) ;-)

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    3. Poi ti ci mando in privato amico mio... Un abbraccio

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    4. Graziano, vedo solo ora la tua risposta riguardo la "cultura botanica" di Manuel, se fossi con voi sarei un altro rompipalle che importunerebbe il Prof. Siete tutti molto simpatici !! Christian

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