Il piccolo Zucco di Manavello, assieme al più noto Zucco di Sileggio, rappresenta per antonomasia la montagna di Mandello del Lario, splendido paese posto alle pendici Occidentali del Gruppo delle Grigne. Il consolidato legame che si è venuto a creare tra questa montagna ed il paese sopracitato ha dato vita, oltre che al bellissimo Baitello posto sotto la vetta, alla suggestiva fiaccolata notturna del 23 Dicembre, appuntamento in cui centinaia di persone si ritrovano sul cocuzzolo per dar luce alla Stella Cometa che illumina gli abitati di Rongio, Somana, Maggiana e Mandello. Tralasciando però quelle che possono essere usanze più o meno interessanti per il lettore, lo Zucco di Manavello resta un rilievo tutt'altro che impervio, adattissimo per una rilassante passeggiata montana, nonostante le pendenze risultino piuttosto sostenute per gran parte dell'itinerario. Il panorama godibile dalla vetta è tanto sorprendente quanto inaspettato, capace di uno straordinario colpo d'occhio sui versanti meridionali del Sasso Cavallo, del Sasso di Sengg e del Sasso dei Carbonari. Può risultare dunque divertente immaginare dalla sua vetta le numerose via alpinistiche, tutte di altissimo livello tecnico, che percorrono gli scoscesi ed isolati versanti delle tre "pale" sopracitate, su cui il grande Riccardo Cassin, in compagnia di Augusto Corti, si mise alla prova nel lontano 1933, aprendo la Sud del Sasso Cavallo. Passeggiata del 4 Ottobre scorso in compagnia di Mario ed Enzo, foto con Canon 750d...
Note tecniche :
Difficoltà : E
Dislivello : 747 metri
Sviluppo : 5,71 Km
Interesse : paesaggistico
Da Lecco seguire per Mandello del Lario, quindi in automobile fino alla frazione di Rongio laddove si parcheggia nella piccola piazzetta di Sant'Antonio. Zaino in spalla si sale per la Via Rossana fino a che, superata l'ultima abitazione del borgo, la strada asfaltata diviene mulattiera. Rapidamente si raggiunge un bivio con evidente palina segnavia (vedasi fotografia), dove bisogna piegare a destra (segnavia 13b per Zucco di Manavello) e guadagnare metri su terreno un poco ripido. Dopo alcuni minuti, si svolta a sinistra incontrando alla nostra destra una graziosa fonte su cui è riportata la dicitura "Rossana 480 metri". Intorno a noi sorgono alcune baite i cui sentieri di accesso possono trarre in inganno, ma si tenga presente che l'ampio acciottolato presenta alcuni segnavia biancorossi che aiutano nell'orientamento. Poco oltre la fonte sopracitata, un quadrivio può creare nuovamente incertezza, ma osservando attentamente sulla destra di un muretto a secco, si scorge uno sbiadito segnavia biancorosso che invita a percorrere un sentiero piuttosto incassato nel terreno. Piegando dunque a destra, seguiamo l'incassata traccia che, piuttosto accidentata per via del fondo, conduce ad una palina segnavia che ci mette a conoscenza di essere sull'Alta Via delle Grigne (alcuni radi bolli blu a vernice). Col trascorrere del tempo, nel fitto bosco, la pendenza aumenta fino a che si giunge presso un bivio contrassegnato da un grande omino in pietre ed una palina metallica (vedasi fotografia, segnavia per Baitello di Manavello). Si tenga presente che questo bivio rappresenta il punto di congiunzione tra il sentiero di salita e quello di discesa qualora si volesse compiere un itinerario ad anello. Seguiamo quindi a sinistra per risalire ancora nel bosco ed in forte pendenza fino a raggiungere dopo una mezz'ora abbondante la dorsale Settentrionale dello Zucco di Manavello. L'arrivo sullo spartiacque concede un fantastico colpo d'occhio sul tutto il versante meridionale del Sasso Cavallo, del Sasso di Sengg e sul Sasso dei Carbonari. Non resta dunque che da seguire sulla destra la comoda dorsale che inizialmente porta alla terrazza prativa su cui sorge il Baitello di Manavello, e poco oltre alla vetta dello Zucco di Manavello. La discesa avviene sul versante opposto a quello di salita, utilizzando cioè il sentiero che scende sulla dorsale meridionale della montagna e raggiunge rapidamente la sella erbosa nota come Bocchetta di Portorella. Qui sorgono alcuni segnavia che, nel nostro caso, suggeriscono di seguire a destra in ripida discesa (segnavia 13b per Rongio, Mandello). Senza possibilità di errore, si aggira lungamente il versante Sudoccidentale della montagna fino a raggiungere la biforcazione dove sorge la palina metallica ed il grosso omino di pietre. Non resta infine che seguire i passi già percorsi all'andata per tornare alla frazione di Rongio.
Traccia gps
Da sinistra, il Sasso Cavallo, il Sasso di Sengg ed il Sasso Carbonari come appaiono dalla Piazza Sant'Antonio di Rongio.
Dopo aver percorso alcuni metri sulla Via Rossana, ecco apparire alla nostra sinistra il cartellone giallo oltre il quale ci si immette sulla mulattiera
Altro segnavia nei primi metri del percorso. Da seguire a destra il 13b per lo Zucco di Manavello
Un enorme castagno posto nei pressi della località Rossana
Mario tra le baite della località Rossana
Salendo nel bosco, prima di giungere alla biforcazione contrassegnata dalla palina metallica e del grosso omino di pietre, si interseca un sentiero che proviene dalla frazione Maggiana di Mandello (eventuale altra via di salita per lo Zucco di Manavello)
Scorcio panoramico sulla parte Settentrionale di Mandello del Lario ed il ramo Orientale del Lago di Como
Il segnavia metallico che sorge alla biforcazione con grosso omino in pietre citata in relazione. Questo punto rappresenta la congiunzione tra il sentiero di salita e quello di discesa
I colori autunnali di una quercia
La splendida Chiesa di Santa Maria
Lo Zucco di Sileggio come appare dalla dorsale Settentrionale dello Zucco di Manavello. Al centro della fotografia la parete rocciosa su cui salgono le due scale della via ferrata
Il corso del torrente Meria, posto nell'omonima valle
Ancora, da sinistra, il Sasso Cavallo, il Sasso di Seng ed il Sasso dei Carbonari. Notare alla base del Sasso Cavallo, la singolare sagoma "disegnata" che ricorda una stella alpina
Panorama verso gli scudi della Grigna Settentrionale
Scorci panoramici dalla dorsale Settentrionale dello Zucco di Manavello
Gli ultimi metri che conducono alla terrazza prativa dove sorge il Baitello del Manavello
L'accogliente e pulitissimo interno del Baitello di Manavello
Piuttosto che un De Chirico, meglio un quadro del genere...
Piuttosto che un superattico a Milano, meglio una panca del genere...
Abbandoniamo il Baitello del Manavello per raggiungere la vetta
Da sinistra, Zucco del Pertusio, Zucco di Portorella e Zucco di Manavello
Colori autunnali alle pendici dello Zucco del Pertusio
L'imponente parete meridionale del Sasso Cavallo su cui sono state scritte leggendarie vie alpinistiche. Oltre alla nota Cassin del 1933, vanno assolutamente citate due leggendarie linee aperte dal grandissimo Norberto Riva: Cavallo Pazzo (450 metri con difficoltà 6C+) e Dieci Piani di Morbidezza (350 metri con difficoltà 8A)
Mario ed Enzo verso la vetta dello Zucco di Manavello
Zucco di Sileggio e Monte Palagia
Panorama sul ramo lecchese del Lago di Como
Panorama sulla Valle di Prada e la Costa omonima. Sulla sinistra della fotografia il Monte Pilastro, i Grottoni e la Cima di Eghen
Dalla vetta, ecco apparire l'insolita posizione dov'è collocato il bellissimo Rifugio Elisa
Famiglia di rapaci sopra le nostre teste
Mario, il gigante buono, Enzo, il professore matto
Una splendida Mantide Religiosa (Mantis Religiosa)
Ed un altra Mantide Religiosa (Mantis Religiosa) alle prese con il suo pasto
In discesa sulla dorsale meridionale dello Zucco di Manavello, con Mario in prossimità della Bocchetta di Portorella
Segnavia alla Boccheta di Portorella. Da seguire in discesa il 13b per Mandello/Rongio
Mario, dopo la discesa dal 13b, presso la biforcazione che riunisce i sentieri di salita e discesa per lo Zucco di Manavello. Si noti sulla destra il grande omino di pietre e la palina segnavia metallica che indica per il Baitello
Sul sentiero per la frazione di Rongio...Alla prossima...
In pochi giorni hai pubblicato 3 relazioni ...... comincio a pensare che la moglie ti abbia cacciato di casa e tu stia vagando in montagna alla ricerca di un alloggio !!!! (PS. Altra bella passeggiata, il paesaggio non ha nulla da invidiare a quello del Corno Vitello)
RispondiEliminaAhiahia! Fortunatamente ho una moglie che, nel giorno del matrimonio, comprese l inevitabile passione che possiedo per la montagna! Dunque decise do condividermi con essa, esclusivamente con essa, e dato che da qualche settimana sono disoccupato eccomi a girar per monti! Ti abbraccio forte Christian, sia mai che ci incontriamo un bel giorno...
EliminaBELLO ! BELLO ! BELLO !
RispondiEliminaSon salito 2 volte e non ho trovato una giornata come la vostra !
Sigh :-(
Mi son ripromesso di salirci con la neve, sperando in un cielo un po' più limpido.
Ci ritorneremo insieme se vorrai... Con la neve ancora meglio... Al tramonto per foto migliori... Un abbraccio senior
EliminaBelle foto Manuel, un abbraccio dal professore matto buahahahah
RispondiEliminaUn abbraccio amico mio!!!! Alla prossima...
EliminaBellissimi panorami sul lago. Bravo max
RispondiEliminaVero mamma... Posto molto tranquillo dove far volare il pensiero...
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